Corsa ad ostacoli per il dopo Mattarella

Politica

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I giochi ripartono, perchè attualmente non c’è nessuna maggioranza certa. Rispunta il nome di Franceschini. Anche se il candidato coperto di un pezzo del PD è Veltroni. Anche qualche vecchio volpone si manifesta.

Sembrava già tutto fatto. Dopo Mattarella sarebbe arrivato il ” conte “. Forse una contraddizione. Infatti si trattava di eleggere il nuovo Presidente della Repubblica. Nulla di tutto questo. Il ” conte ” è Paolo Gentiloni. Lo chiamavano così nel 1968. Lui militante del Movimento Studentesco e fedelissimo di Mario Capanna.

Poi schieratosi con Rutelli e diventato suo assessore, per arrivare ad essere nominato per breve tempo Presidente del Consiglio. Il suo nome era il frutto di un accordo tra Letta e Conte, il nuovo Ulivo che avrebbe visto insieme PD con il M5s. Ma la frittata non è riuscita, in Senato salta il ddl Zan e il trappolone contro il centrodestra va a finire in cantina. E adesso? I giochi ripartono, perchè attualmente non c’è nessuna maggioranza certa.

Rispunta il nome di Franceschini. Anche se il candidato coperto di un pezzo del PD è Veltroni. Anche qualche vecchio volpone si manifesta.  In primis Prodi e D’Alema, mentre il furbo Casini è silente da lungo tempo. Il centrodestra invoca Berlusconi, ma il vecchio leone sa benissimo che non può essere nominato.

Il suo è solo un posizionamento per fare parte di chi deciderà il nome del dopo Mattarella senza rimanere fuori dai giochi come accadde l’ ultima volta. A Silvio non dispiacerebbe Giuliano Amato, ma anche l’ex Presidente del Consiglio sembra un po’ troppo vintage. Il centrodestra potrebbe partire nelle prime tre votazioni con la Presidente del Senato Casellati.

Ma la donna forte che potrebbe trovare un vastissimo consenso è un’altra, il ministro della Giustizia Cartabia. Ma siamo solo all’ inizio.

Roberto Caputo

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