Cosa ha detto Visco su inflazione, guerra e politica monetaria in 10 pillole

Economia & Finanza

Di

i principali temi toccati dal governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nelle sue ‘Considerazioni finali’.

© ANDREAS SOLARO / AFP- Ignazio Visco

AGI – Dalla guerra in Ucraina ai rischi per il Pil, dall’inflazione alla politica monetaria: ecco in ‘pillole’ i principali temi toccati dal governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nelle sue ‘Considerazioni finali’.

“L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia alla fine di febbraio segna una drammatica cesura nella storia recente”.

Incertezza

“L’incertezza è drasticamente aumentata a livello globale, investe i pilastri sui quali si basa l’assetto economico e finanziario internazionale emerso dalla fine della Guerra fredda”.

Tassi

“Il quadro congiunturale, cambiato profondamente in pochi mesi, rende opportuno abbandonare la politica di tassi ufficiali negativi. Data l’incertezza delle prospettive economiche il rialzo dovrà avvenire con gradualità”.

Rincorsa prezzi-salari

“Quello che la politica monetaria può fare è assicurare la stabilità dei prezzi nel medio termine, preservando l’ancoraggio delle aspettative d’inflazione e contrastando vane rincorse tra prezzi e salari”.

Pil

“In aprile valutavamo che il prolungamento del conflitto in Ucraina avrebbe potuto comportare circa due punti percentuali in meno di crescita, complessivamente, per quest’anno e il prossimo” ma non si possono “escludere sviluppi piu’ avversi. Se la guerra dovesse sfociare in un’interruzione nelle forniture di gas dalla Russia, il prodotto potrebbe ridursi nella media del biennio”.

Debito pubblico

“In Italia l’alto debito pubblico riduce i margini a disposizione. Gli interventi di bilancio devono essere ben mirati e ben calibrati per massimizzarne l’efficacia e contenerne il costo”.

Inflazione

“L’aumento dei prezzi delle materie prime importate è una tassa ineludibile per il Paese”.

Pnrr

“Il Pnrr ha assunto qualità e dimensioni consone con l’obiettivo di colmare i gravi ritardi accumulati nel tempo dal Paese”.

Riforme

“Il Pnrr non esaurisce il novero degli interventi necessari ne’ l’impegno finanziario del Paese; vi si aggiungono altre importanti riforme da attuare, come quella della tassazione, e risorse che il bilancio nazionale destina a programmi di spesa con obiettivi affini”.

Cambiamento

“Perché si realizzino i risultati sperati è cruciale che la struttura della nostra economia si apra al cambiamento”.

Banche

“Gli intermediari italiani sono oggi in condizione di destinare capacità e risorse per contribuire ad affrontare con efficacia le sfide poste dalla digitalizzazione e dalla transizione verde”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube