Cosi’ non va

Politica

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Questo Esecutivo continua a muoversi con scontate strategie. Spesso a discapito di quella chiarezza che sarebbe fondamentale per il Paese. Oggi assai di più che per il passato. Quando le polemiche vincono su ogni intervento correttivo, qualsiasi ottimismo è tagliato fuori. Al punto in cui ci troviamo, bisognerebbe avere il coraggio d’affrontare anche i motivi interni della crisi socio/politica italiana. La voglia di “nuovo” sembra lasciare il posto allo “scontato”. Questa impressione ci ha fatto riflettere.

Ciò premesso, non si evidenziano sbocchi istituzionali in grado d’assicurare ciò che più ci preme; vale a dire garanzie per una politica costruttiva e di tutela sociale. Sarà, forse, sola un’impressione, ma da noi mancano costitutive scelte per la governabilità d’Italia: l’attuale emergenza bellica ha solo complicato una realtà già ben nota anche a chi segue le nostre riflessioni.

Quindi, per essere più pratici, nel Paese convivono realtà sociali differenti. Il Paese ha bisogno di ben altro. La Penisola delle riforme è già storia di ieri. Quella di domani resterà tutta da programmare. Ogni indecisione ricadrà sulla Nazione.

La lezione del passato, che c’è stata propinata senza esclusione di colpi, dovrebbe, almeno, renderci più vigili. Insomma, i tempi “nuovi” ci saranno? Per ora, all’interrogativo non siamo in grado di rispondere. Di fatto, Draghi, col suo complesso ruolo, resta da “vagliare”. Potrebbero, infatti, materializzarsi errori di percorso capaci di rendere meno “gestibili” le imminenti, e nuove, decisioni governative per il nostro incerto futuro.

Giorgio Brignola

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