DaiĀ  massimi rappresentantiĀ  istituzionali un insulto a ricordare la festa dei lavoratori senza pensare a decurtarsi i lauti stipendi

Politica

Di

Giovanni Mercadante

OggiĀ  1. Maggio 2020 festa dei lavoratori sarĆ  ricordato come la ricorrenza piĆ¹ nera al mondo per la pandemia COVID-19 eĀ  lā€™economia a pezzi.

Mentre i dibattiti, i talk show, nelle televisioni nazionali e commercialiĀ  impazzano facendo a gara i politici nel presentare le loro ricette per superare la crisi provocata dalla pandemia, nessuno lancia la proposta di portare i loro lauti stipendi alla stessa stregua di un semplice lavoratore: ovvero a ā‚¬ 1.000,- al mese.

Anzi, dovrebbero fare a gara a rifiutare lo stipendio in questo particolare momento, emulando i poveri che non possono sfamare i figli. Ā Milioni di famiglie Ā sono entrate nel circuito della indigenza.

In questa rosa di sapienti Ā strateghi della politica nazionale e pseudo economisti fa specie osservare con amarezza, ma conĀ  tanta rabbia in corpo, che tutti i deputati, i senatori, i senatori a vita, il Presidente della Repubblica, il presidente del Consiglio dei ministri, i presidenti di tanti altri enti pubblici nazionali, i governatori delle Regioni, i consiglieri regionali, non hanno dimostrato un pur minimo senso di pudore.

Tutti questi personaggi percepiscono lauti stipendi. Tutti partono da un Ā minimo di ā‚¬ 18.000,- al mese e quindi a salire in funzione della loro carica.

Potessero dimostrare questi signori lā€™amor patrio, sarebbero credibili. Invece, sanno fare i conti in tasca al lavoratore, al piccolo artigiano, al piccolo ristoratore, al parrucchiere, allā€™agricoltore.

Salendo di gradino tocchiamo gli dei dellā€™olimpo: il Presidente della Repubblica italiana, i Presidenti della Camera e del Senato.

In questi due mesi di pandemia, con ospedali al collasso, Ā medici e infermieri in prima linea, dichiarati eroi per aver fatto il loro dovere, questi personaggi Ā istituzionali non hanno dimostratoĀ  allā€™opinione pubblica alcun gesto di vicinanza economica.

Tutti i Ā massimi esponenti istituzionali Ā dallā€™attuale Presidente della Repubblica, ai senatori a vita, che hanno guidato finora Ā la vita politica nazionale, sono responsabili dei tagli alla sanitĆ . I medici e gli infermieri deceduti per contagio da corona virus, vanno addebitati sulla loro coscienza.

Avessero preso lā€™iniziativa in questi giorni di lutto nazionale delle migliaia di decessi per il COVID-19 di dimostrare un gesto di pietĆ  per le tante famiglie distrutte dal dolore, dalla chiusura delle attivitĆ  produttive, avremmo capito che siamo governati da persone per bene, con alto senso del dovere, della solidarietĆ  Ā e dellā€™amor patrio.

Invece, si sono dimostrati indifferenti, cinici, meschini. Addirittura sono andati a chiedere i soldi alla ComunitĆ  europea con la presunzione che in virtĆ¹ di un fatto che tocca la societĆ  globale, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarebbe stato agevolato.

Gli hanno chiuso la porta in faccia. I soldi te li diamo, gli hanno detto, con delle ā€œcondizionalitĆ ā€. Ovvero, mettendo sul piatto i beni pubblici a garanzia (Colosseo, i siti archeologici di Pompei, della Reggia di Caserta, dei musei); questi beni producono moneta sonante. Quindi in caso di default, lo Stato italiano si troverebbe in casa lo strozzino tedesco, a cuiĀ  oltre a pagargli Ā mensilmente le quote dei prestiti,Ā  gli soffierebbe da Ā sotto il naso i gioielli del Paese. In altri termini lā€™Italia verrebbe occupata non militarmente, bensƬ ā€œeconomicamenteā€.

Davanti a questa richiesta, il Governo Conte avrebbe dovuto dapprima prepararsi dimostrando la propria vicinanza al popolo italiano con il rifiuto del loro stipendio per almeno un anno. Tanto i loro conti correnti sono abbastanza sostanziosi. Possono campare per un anno, senza percepire lo stipendio; e nel contempo con un decreto ad hoc azzerare tutti gli stipendi, partendo con uno Ā status nuovo. Non si possono pretendere sacrifici ai cittadini, mentre allā€™apice della struttura ci sono governanti cinici. Eā€™ indegno, amorale.

Invece, no. I loro stipendi non si toccano. Hanno pensato che un titolare di partita IVA puĆ² campareĀ  con 600,- euro, questo il gesto di solidarietĆ  fatto nei giorni scorsi; Ā Ā una famiglia senza reddito puĆ² campare chiedendoĀ  gli alimenti alla Caritas, mentre per pagare fitto, alloggio, gas, luce deve fare affidamento al buon cuore dei genitori pensionati.

Questo il quadro della nostra Italia.

PerĆ² i PresidenteĀ  della Repubblica, della Camera dei Deputati, del Senato, dei TogatiĀ  sono persone che vivono nellā€™Olimpo, le miserie che toccano la terra non rientrano nelle loro competenze.

SƬ, perchĆ© loroĀ  sono molto competenti; sanno fare la differenza quanto deve percepire un alto funzionario dello Stato nellā€™esercizio delle sue funzioni (perchĆ© si sannoĀ  dare delle valutazioni da 1 a 100) e quanto deve guadagnare un imprenditore agricolo, che si alza al mattino presto e finisce la giornata lavorativa a sera inoltrata, con tutte le conseguenze che la giornata comporta: avversitĆ  delle condizioni atmosferiche durante la semina, cambiamento climatico che mette a rischio le coltivazioni; i mutui per lā€™acquisto di attrezzature agricole, mancato raccolto dovuto alla siccitĆ , alle gelate, agliĀ  incendi dolosi, ai Ā furti in azienda, ai condizionamenti della CE cosa produrre e come produrre; vediĀ  la pesca che i pescatori devono portarsi il metro appresso per Ā verificare se nella rete ĆØ caduto un pesciolino. Roba da matti. Unā€™Europa che ha perso il senso dellā€™orientamento. Eā€™ una Europa speculativa. Ma questo ĆØ un altro tema.

Attendiamo un gesto concreto partendo dallā€™apice della piramide istituzionale. Il popolo italiano ĆØ stanco di essere guidato da queste persone senza scrupoli. Non tirate troppo la corda.

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