De Laurentiis e Decaro all’unisono: “Bari rialzati !”

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Come Peppone e Don Camillo. A proposito di cinema, prima attività economica dei De Laurentiis. Entrambi, i due personaggi usciti dalla penna di Guareschi, eternamente divisi dalla politica e dalla religione ma uniti dal comun denominatore di far crescere Brescello, un’amena località del reggiano. Così fu per Matarrese ed Emiliano, eterni rivali che si contendevano, a suon di paroloni, le utenze del San Nicola, i lavori ordinari e straordinari dello stesso e, soprattutto, Punta Perotti. Oggi è diverso. I due personaggi esistono realmente – Decaro e De Laurentiis – ma sono uniti dall’unico obiettivo di far rialzare Bari dopo un periodo nero, senza tanti screzi. E l’uno è subordinato all’altro, e viceversa. E già, perché Bari ha bisogno di un rilancio economico-sociale soprattutto turistico, e il calcio di un certo livello (serie B e poi serie A), può dare il suo contributo alla causa, ed il Bari calcio ha bisogno di raggiungere traguardi più prestigiosi grazie alla città e ai tifosi.

Così come scrive la Gazzetta del Mezzogiorno, “Bari is back”, il motto che ha preso corpo in questi giorni, col Presidente che si è affacciato a Bari – nella fattispecie al San Nicola – per salutare la squadra e spronarla affinché dia il massimo in questa coda dei playoff da cui pretende un solo obiettivo: la vittoria.

De Laurentiis, più determinato che mai, si è soffermato con lo staff, Vivarini, i giocatori e Matteo Scala per spronarli e dimostrare di che pasta son fatti al cospetto di tutta l’Italia, la città, gli sponsor e i tifosi, e dopo il periodo difficile è arrivato il momento di dimostrarlo.

Il Sindaco e il Presidente sono rimasti in costante contatto telefonico in questo periodo di lockdown, e martedì si sono pur visti parlando di calcio. Entrambi si sono mostrati consapevoli di avere una squadra capace di vincere e che si farà trovare pronta ai playoff anche se, differentemente da altre squadre partecipanti nelle fasi preliminari, il Bari scenderà in campo per la prima volta senza i primi 90 minuti sulle gambe, il che potrebbe essere un  problema che, si spera, venga risolto con una preparazione atletica ad hoc.

Si è parlato anche della possibilità di riaprire il San Nicola almeno agli abbonati anche perché è curioso il fatto che aprono le discoteche, le spiagge, i cinema e gli stadi no. Non ne parliamo del mancato rispetto delle regole sul campo che prevedevano il non esultare con capannelli di giocatori che si abbracciano ad ogni gol, ed invece, così come si può vedere nel corso delle gare di serie A, si contravviene puntualmente. Insomma, tra movide cittadine, calca un po’ dappertutto, spiagge prese d’assalto, ormai poche mascherine e quant’altro, le regole vanno a farsi friggere. Mentre arene come gli stadi che potrebbero tranquillamente rispettare il distanziamento sociale, non prevedono la presenza del pubblico sia pur limitato. Tra l’altro in questi giorni è terminata la posa dei nuovi seggiolini e lo stadio ha, di fatto, un nuovo look. Ma, a quanto pare, entro la settimana prossima, potrebbero esserci novità positive in merito alla riapertura degli stadi. Staremo a vedere.

Il Sindaco si è mostrato fiducioso nel riportare la città dove merita di stare, ovvero nel circuito delle grandi città turistiche grazie anche al Bari calcio così da rialzarsi quanto prima. “La serie C – ha proseguito Decaro – è una collocazione troppo stretta per la città e per al società biancorossa, ma è un male inevitabile da cui occorre uscire presto. Del resto l’affetto della città verso il Presidente De Laurentiis è ben radicato e lo si può evincere dal popolo del tifo sempre più fedele a questa nuova società”.

 

Massimo Longo

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