Di Maio presenta il team del futuro: “Da oggi non sono più solo”

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Non una panacea ai problemi del M5s, ma “un primo step”, dice il capo politico del Movimento, che presenta i 12 membri della squadra, e sei facilitatori nazionali

JACOPO LANDI / NURPHOTO

Luigi Di Maio presenta a Roma la nuova organizzazione del Movimento 5 Stelle e rilancia gli stati generali di M5s con una prospettiva che, a dieci anni dalla nascita della creatura ideata da Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo, guarda lontano, al governo del Paese e al coinvolgimento dei territori.

Sono 12 i team del futuro, sei i facilitatori nazionali che sono stati scelti e che fanno dire al capo politico: “In questi anni mi sono sentito solo. Se non ci sono persone legittimate a prendere le decisioni insieme a te è molto difficile condividerle, ora sarà più semplice e questo potrà cambiare i prossimi dieci anni del Movimento”. E ancora: “Mettere la persona al centro significa dimostrarlo con i fatti”.

I team del futuro “non è una panacea, ma è solo un primo step. È fatto di facilitatori e non di decisori”, ha detto ancora Di Maio. “Non sempre abbiamo avuto una persona che potesse dare una visione dei prossimi 10- 15 anni dell’Italia su un singolo tema”, queste nuove figure “devono facilitare i processi”. L’obiettivo “è che ogni cosa che pensiamo si debba tradurre in iniziative sul territorio per aggregare gente”.

La migliore idea “è quella più partecipata, che coinvolge più menti”, ha osservato. “Siamo l”unica forza politica che fa decidere direttamente i propri iscritti” anche sul fatto di formare o meno un governo, ha aggiunto, sottolineando che il programma partecipato è diventato in larga parte legge dello Stato. Quanto ai recenti fuoriusciti, nessun timore di perdere altri pezzi.

“Questi sono palazzi dove alcune persone entrano con i migliori propositi e si perdono perché ci sono le avances, il desiderio di potere Quello che è successo al Senato è semplicemente un’operazione di Salvini che è in estrema difficoltà”, ha, infatti, notato. Salvini, ha aggiunto, “cerca di mettere insieme i senatori, non so promettendogli che cosa, per provare a fare cadere la maggioranza. Questo è la dimostrazione che la Lega non è altro che il partito di Berlusconi di 20 anni fa”, “è una tradizione loro”.

“Quello che mi permetto di dire è che se esistesse una legge che noi abbiamo proposto che dicesse ‘cari signori volete cambiare forza politica, ne avete il diritto, ma andate a casa e vi fate rieleggere’, allora cambierebbero tante cose. Ricordo che anche la legge Fornero è stata votata anche grazie ai cambi di casacca”, ha rimarcato, non senza dichiarare: “Il Movimento quando perde personaggi che il giorno dopo dicono ‘vado a dare 3000 euro ogni mese alla Lega per restituire i 49 milioni, ci ha guadagnato”.

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