Di misura il Bari vince contro il Troina

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Noi a vedere il Troina ci siamo stati. Almeno questo possiamo dirlo senza alcun dubbio. Nella gara tanto attesa dai goliardici tifosi baresi che, non appena venuti a sapere che il Bari avrebbe dovuto incontrare il Troina, imperversarono sul web al motto “ma tu stiv a Bari Troina?”, la squadra di Cornacchini ha onorato il turno infrasettimanale contro la quadra ennese vincendo ancora e portando a cinque le vittorie consecutive proseguendo, tra l’altro, a non subire gol. Una gara con non pochi grattacapi che ha visto la superiorità tecnica del Bari contro la generosità di un Troina sbarazzino e volenteroso decisamente all’altezza della situazione nonostante al Bari mancassero due elementi, oltre al secondo portiere, con Floriano infortunato e Hamlili squalificato, ma con dignitosi sostituiti che è vero che non li hanno fatto rimpiangere ma, forse, ha fatto soffrire più del previsto la squadra.

Mini rivoluzione nella formazione: Marfella in porta, Bianchi titolare insieme a Di Cesare, Cacioli Mattera in difesa, Bolzoni e Langella a diga del centrocampo, a sorpresa Liguori, Neglia e Bollino la linea dei centrocampisti davanti, Simeri a in avanti,

Come nelle previsioni poca gente allo stadio a causa del giorno feriale e per un orario che non dava scampo ai lavoratori tifosi, e senza nemmeno un tifoso proveniente dalla Sicilia.

Il Bari che ottiene il massimo risultato col minimo sforzo, un Bari epicureo, dunque, al cospetto di un Troina che, come tutte le squadre che scendono al San Nicola, decuplicano le forze e le motivazioni per far bene tanto che gestire la gara è stato parecchio complicato per il Bari che, comunque, se è riuscito a vincerla è motivo di forza dirompente e di solidità corale.

Nel primo tempo il Bari ha trovato molte difficoltà nel proporre gioco al cospetto del Troina che, spavaldamente, ha praticamente gestito la partita rendendosi veramente pericoloso una sola volta quando Ferrera da Luz al 20′ ha sparato un missile terra aria da 30 metri che ha colpito l’incrocio dei pali, poi solo qualche azione entro la metà campo barese quasi a voler marcare il territorio. Al Bari, quindi, non è rimasto che giocare le poche palle conquistate soprattutto dagli esterni dove sono arrivati dei cross praticamente innocui che non hanno impensierito più di tanto il portiere ennese. Solo Simeri, al 32′, ha sprecato un’occasione gol su punizione battuta da Bollino, Simeri che defilato ha tirato sul portiere. E qualche minuto più tardi, nel momento di maggiori pressione, il Bari è passato in vantaggio con un colpo di testa di Di Cesare che, dopo un rimpallo, complice il corpo di Modimbou, ha fatto terminare il pallone in rete. Un’autorete, insomma.

Nel secondo tempo il canovaccio non è cambiato. E’ stato sempre il Troina che dignitosamente ha fatto la partita ed il Bari che occasionalmente ha messo il muso nell’area ennese senza rendersi effettivamente pericoloso, tanto che i fantasmi di un clamoroso pareggio, pur senza impensierire Marfella, aleggiavano paurosamente in campo.  Solo al 15′ il Bari è andato vicino al raddoppio quando Polizzi sbaglia l’appoggio in uscita e dapprima Feola, quindi Bolzoni, non riescono a metterla in rete. E nemmeno le sostituzioni di Feola, Pozzebon, Piovanello, Nannini e Brienza, che hanno riportato il Bari titolare, hanno aiutato alla causa.

Da segnalare un calcio di punizione battuto da Brienza che sul finale di gara ha dato l’illusione ottica del gol. Poi solo e sempre Troina che, senza impensierire la difesa, ha fatto la partita.

La gara è terminata così col Bari che con difficoltà mai intraviste fino ad oggi, è riuscito ad avere la meglio contro un volenteroso Troina che è uscito tra gli applausi dello sportivo pubblico barese.

A margine si può dire che forse il turn over, pur alla fine uscito vincitore per il risultato, non ha dato dimostrazione di continuità di quella forza fin qui intravista. Fatto sta che, tuttavia, il Bari ha vinto ugualmente ed un motivo ci sarà.

Ancora nove i punti di vantaggio con la Turris che oggi ha vinto. E domenica si torna a Castrovillari, terreno dove gioca il Rotonda per una gara che sulla carta non dovrebbe creare particolari problemi agli uomini di Cornacchini. Ma i pallone è rotondo per cui occorre stare con gli occhi ben aperti.

Massimo Longo

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