Due storie di ordinario coraggio ed un invito al presidente Conte: serve una mano!!

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Turismo in Puglia

Nunzia Bernardini

Mentre alcuni turisti andando via, le fanno i complimenti per la cena, lei Tina Candido, titolare del ristorante “Il Borghetto” di Salve, è un po’ stanca e  dice “sto diventando strabica per colpa del Corona virus”  e aggiunge con ironia “devo proprio invitare il Presidente Conte….non a cena ma per darmi una mano in cucina!”

Allora mentre tra i presenti scoppia un’inevitabile risata, le chiedo il perché dello “strabismo” e lei mi invita a visitare la sua cucina: un ambiente ampio, ben organizzato e  pulitissimo,  e mi spiega che ha dovuto rinunziare ad una unità del suo staff che si occupava dei “secondi” piatti perché in base ai metri quadrati  possono convivere solo tre persone e non più quattro.

Queste sono le assurde conseguenze della rigidità delle norme che non tengono conto della realtà delle situazioni: dunque contro ogni logica, perché gli spazi consentirebbero un ampio distanziamento, lei ha dovuto fare a meno di una unità di personale e soprattutto di un compagno di lavoro….. sostituito dall’occhio ormai strabico di Tina che mentre prepara i primi piatti dà un’occhiata anche ai secondi!

Chissà se il Presidente Conte , impegnato com’è, raccoglierà l’invito di Tina, imprenditrice coraggiosa e cuoca eccezionale nel far conoscere le bontà della cucina salentina ai turisti numerosi ( per fortuna) che arrivano a pochi chilometri dal “de finibus terrae” e dopo aver visitato al chiesa parrocchiale di S.Nicola…… con l’organo funzionante più antico di Puglia, a pochi passi trovano il piacere di degustare cibi cucinati con estro e passione.

L’invito di Tina è stato lanciato……speriamo che venga raccolto come segnale di vicinanza reale ai problemi di chi lavora duramente sul territorio.

Altro imprenditore altra storia.

Anche in questo caso, Vito Vergine, gestore di una spiaggia che ha creato un brand famoso, “ Le Maldive del Salento” non ottiene un “visto”  indispensabile per migliorare il servizio offerto ai turisti.

In questo caso c’entra il mare, lo Ionio, che sottrae e restituisce la sabbia in un continuo gioco d’amore tra tempeste e bonacce: verso la fine di Giugno una brutta mareggiata ha “rubato” tantissima sabbia rendendo molto stretta la battigia a disposizione dei bagnanti.

Allora lui pensa di realizzare a sue spese, il ripascimento della spiaggia con una idrovora “speciale” in grado di aspirare, senza danni, la sabbia dal fondale profondo e di restituirla alla spiaggia ed alla fruizione dei turisti, sempre numerosi, che la affollano, rispettando le restrizioni causate dal malefico Corona Virus.

Sembra una cosa semplice e fattibile ma per passare dalle parole ai fatti. Facile – penserete voi – e bravo lui che per ritrovare la sabbia è pronto a pagare di tasca propria! E invece….no….non ancora perchè manca il visto finale, l’ok che renda legittimo quello che è indispensabile ed urgente.

Caro Presidente Conte, questi sono solo due esempi  che abbiamo raccolto quasi per caso tra i tantissimi che testimoniano la testardagine, la forza di volontà quasi temeraria che anima questi coraggiosi imprenditori che giorno dopo giorno combattono la giusta battaglia contro la pericolosità del virus e la burocrazia più velenosa del primo.

Venga Presidente, venga a trovare Tina e Vito nel cuore profondo del Salento che sconfina nel mare più profondo: sarà accolto dalla sua Gente  con il cuore grande, un coraggio da leone e la capacità rara e preziosa di rimanere attaccati alla terra ed a quel  mare che illumina lo sguardo e allarga il respiro.

Nunzia Bernardini

redazione@corrierenazionale.net

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