E’ ora di stringerci a lui!!!

LazioPolitica

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Appello accorato dei comitati per Pirozzi presidente   

Siamo alla fine di questa lunga corsa verso il voto e – come volevasi dimostrare – prima lo hanno glorificato, poi osannato, poi “fascistizzato”, poi ancora “zingarettato”, poi scaricato, poi infamato, diffamato e oltraggiato ed infine temuto!       

Questa campagna elettorale ha dimostrato quel che tutti sappiamo. Che i media eseguono supinamente gli ordini dei partiti, che i partiti se ne fregano altamente del cavallo vincente ma puntano solo ai loro sporchi giochi di potere e che quando si intravede una mosca bianca tra il marciume essi, anziché portarla in auge, tentano di distruggerla. Nulla di nuovo sotto il cielo.

Sergio Pirozzi ha dimostrato di essere un grande uomo sotto tanti punti di vista. Egli non si è arreso, non si è scoraggiato, non si è abbattuto, non si è venduto e, con strepitosa coerenza, ha continuato il suo cammino senza indugi.

Non ti curar di loro ma guarda e passa …. e così, da gran signore quale è, il Sindaco di Amatrice ha puntato diritto verso il suo “sacro” scopo: GLI ULTIMI!!!

30 mila chilometri in largo e in lungo per tutta la Regione costellati di abbracci, strette di mano, affetto, comprensione, ascolto, dedizione e tanta, infinita attenzione verso il “suo” popolo. I grandi partiti comprano e millantano, deridono e sghignazzano, si alleano o – peggio ancora – si sollazzano sulla “pellaccia” stanca e disperata degli elettori imbambolati.

Pirozzi, ha chiaramente manifestato di non temere nessuno e di essere un condottiero dal carattere audace e onesto, sincero e leale, coerente e appassionato. Già, la coerenza…. Parola ormai in disuso tra la classe dirigente degli ultimi anni. Tant’è che veniamo da una legislatura che si è trovata di fronte a qualcosa come 300 cambi di casacca tra Palazzo Madama e Montecitorio. Un “walzer” di gruppi parlamentari e poltrone senza precedenti. Uno schifo, una vergogna, un bluff per tutti. Loro ci hanno abituati a questo mentre lui ci ha fatto capire che la “parola” può ancora avere un senso, come lo era ai tempi in cui esisteva l’onore!   

Oggi, a poche ore dal grande giorno, e dopo una lunga battaglia combattuta a dir poco stoicamente, dobbiamo dimostragli all’unanimità riconoscenza e rispetto, apprezzamento e vicinanza. Dopo un’attenta analisi sia delle peripezie dell’uomo, sia dei consensi che lo hanno portato a questo punto, che delle sofferenze patite, non poteva che venirci in mente la splendida poesia di Vincenzo Cardarelli, dal titolo “Gabbiani”.

Non crediamo ci sia nient’altro che rappresenti al meglio il “percorso” di questo “cinquantenne” montanaro, il quale, con saggezza e ponderazione, si è immerso in questo “viaggio” appassionato e colmo di insidie:

“Non so dove i gabbiani abbiano il nido,

ove trovino pace.

Io son come loro,

in perpetuo volo.

La vita la sfioro

com’essi l’acqua ad acciuffare il cibo.

E come forse anch’essi amo la quiete,

la gran quiete marina,

ma il mio destino è vivere

balenando in burrasca”.

Dopo aver tanto (in questi mesi) “balenato in burrasca” ora il suo “spirito” attende quieto l’espressione popolare di domani, poiché il suo sguardo verso di noi non è mai venuto meno!!!

(Comitato VT Pirozzi Presidente)        

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