È stato trovato lo zainetto di Mattia, disperso nell’alluvione delle Marche

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Il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, ha eseguito sopralluoghi nelle zone colpite e ha osservato che le esondazioni hanno “portato sul territorio una devastazione che ha colpito soprattutto le infrastrutture, alcune già fragili” come strade, acquedotti e fognature.

di Davide Sarsini

AGI – Lo zainetto di Mattia, il bimbo di otto anni disperso da giovedì scorso durante la piena del Misa, nell’Anconetano, è stato rinvenuto a otto chilometri di distanza dal punto in cui l’acqua e il fango lo avevano strappato alle braccia della madre. La scoperta, da quanto si è appreso, è avvenuta domenica pomeriggio lungo la strada tra Ripalta di Arcevia e Castelleone di Suasa.

I soccorritori ritengono che questa scoperta possa facilitare l’eventuale recupero del corpo del bambino. Per i genitori, che hanno riconosciuto lo zainetto, la notizia è stata “una stilettata”, come ha detto il papà, Tiziano Luconi, che però non vuole abbandonare la speranza: “Spero di ritrovarlo magari svenuto, nascosto perché si è impaurito ed è fuggito da qualche parte, tornerò in quell’inferno ma lo trovo vivo”.

Proseguono senza sosta anche le ricerche per la donna dispersa, la 56enne Brunella Chiù. In totale sono 11 le vittime accertate nell’ondata di maltempo sulle Marche, distribuite tra i comuni di Pianello di Ostra, Senigallia, Barbara, Trecastelli e Serra de’ Conti. Si è tenuto il funerale dell’89enne deceduto a Bettolelle di Senigallia. “L’amore, l’amicizia, la solidarietà sono le vere pietre su cui costruire qualcosa di solido che l’acqua non potrà mai portare via”, ha detto nell’omelia il parroco, don Stefano Basili.

Il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, ha eseguito sopralluoghi nelle zone colpite e ha osservato che le esondazioni hanno “portato sul territorio una devastazione che ha colpito soprattutto le infrastrutture, alcune già fragili” come strade, acquedotti e fognature.

Prosegue intanto l’instancabile lavoro dei volontari per spalare il fango e favorire la ripresa delle attività e della vita di tutti i giorni: ne sono arrivati altri 89 dalla Protezione civile dell’Emilia-Romagna e un’altra cinquantina è in arrivo dal Veneto. Le scuole delle zone colpite dovrebbero riaprire domani tranne che per Senigallia e, forse, Serra de’ Conti.

Le scuole sono rimaste ancora chiuse nei comuni piu’ colpiti: ad Arcevia, Sassoferrato, Senigallia, a Serra De Conti, a Ostra, Trecastelli e, in provincia di Pesaro Urbino, a Cantiano, Frontone e Serra Sant’Abbondio.

Va avanti anche l’inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Ancona per i reati di inondazione colposa e omicidio colposo plurimo. In particolare, i carabinieri hanno acquisito documentazione nelle sedi dei Comuni colpiti e hanno sentito i sindaci, da ultimo quello di Ostra.

Il ct azzurro Roberto Mancini, marchigiano doc, ha espresso il suo dolore per questa tragedia nella conferenza stampa a Coverciano. “Ero lì nelle Marche quando è successo”, ha spiegato, “non ho mai visto piovere così tanto, c’è un grande dispiacere per quello che è accaduto. L’alluvione era a 10 km da casa mia, è morta gente per la pioggia, bisognerebbe fare attenzione e mettere a posto le cose prima”.

 

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