Economia italiana  

Economia & Finanza

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Che cosa ne sarà dell’economia italiana dopo la sconfitta correlata al COVID-19? Le Forze Sociali saranno in grado di proporre soluzioni alternative al degrado economico nazionale? Con il calo del tenore esistenziale, da noi si è innescata una spirale che coinvolge negativamente anche i pochi, segnali di stabilità che l’imprenditoria aveva raggiunto prima della pandemia. Al punto in cui siamo, non ci sono molte scelte. A ridosso dei sacrifici non vediamo nessun valido corrispettivo. Neppure una “cura” politica d’emergenza.

Il risanamento economico nazionale, finita l’emergenza “coronavirus”, non potrà gravare unicamente da una”parte”. E la politica dovrebbe essere propinata a “piccole” dosi. Stiamo vivendo, in questo primo periodo del nuovo Millennio, in un acuirsi dell’insoddisfazione della classe lavoratrice che non ci sta a un altro calo della redditività; ora aggravata da una ridottissima attività lavorativa. Ci sembra chiaro che l’occupazione, a qualsiasi livello, dipenda da molti parametri che ne possono determinare un incremento o un’inesorabile riduzione. Il nostro Paese è entrato in una complessa spirale socio/sanitaria. Come già abbiamo scritto il problema dell’occupazione non sarà risolto a breve. Quando sarà debellata questa pandemia, non apparirà agevole recuperare le posizioni perdute. Economia e Lavoro sono due aspetti inscindibili di uno stesso problema. La politica, per noi, si trova al “piano” inferiore. Se non si scoprirà un mezzo per potenziare l’occupazione, anche sul piano della competitività, non ci sarà l’opportunità di nuovi sviluppi. Semmai, avverrà il contrario. Il 2020 resta un anno molto difficile sotto tutti i profili.

 C’è solo da verificare come evolverà la strategia di questo Esecutivo; quando la politica riprenderà a funzionare. Quindi, dopo l’estinzione pandemica, certo è che una soluzione, pur se temporanea, è essenziale. L’economia dello Stivale non può reggersi sui sacrifici a senso unico. L’Italia dovrà fare delle scelte. Al punto in cui siamo, l’attendibilità politica appare, certamente, il male minore.

Giorgio Brignola

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