Secondo i dati preliminari della Commissione Elettorale, Russia Unita è in forte calo. Buon risultato del partito comunista. Sorpresa Nuovo Popolo, partito moderato che ha attratto parte del voto di protesta
AGI – I risultati preliminari delle elezioni legislative in Russia vedono Russia Unita, il partito del presidente Vladimir Putin, in testa ma in deciso calo rispetto ai risultati del 2016, mentre il Partito Comunista ha quasi raddoppiato i voti rispetto alle scorse consultazioni. Secondo le proiezioni, Russia Unita, appare destinata ad aggiudicarsi 240 dei 450 seggi della Duma. Putin avrebbe quindi la maggioranza assoluta ma avrebbe perso ben 96 seggi rispetto ai 336 che controlla ora, una “super maggioranza” di due terzi che gli ha consentito di modificare la Costituzione da solo.
I seggi della Duma sono assegnati per metà con il sistema proporzionale e per metà con il sistema uninominale. Russia Unita è data al 41,6% nel voto proporzionale e avrebbe vinto 148 seggi uninominali sui 225 in palio, secondo le attuali proiezioni.
Dai dati provvisori e dagli exit poll, il Partito Comunista appare destinato a mantenersi sopra il 24%. I comunisti hanno saputo attrarre il voto di protesta grazie a un ricambio generazionale dei quadri e la campagna per il “voto intelligente” promossa dalla rete del dissidente Alexei Navalny aveva spesso suggerito di votare per il candidato comunista in quanto era quello che aveva più chance di battere il candidato di Russia Unita nei collegi uninominali. I nuovi dati parziali danno il Partito Comunista della Federazione Russa al 24,4%, i Liberal-Democratici (estrema destra) al 9,3% e Russia Giusta (sinistra) al 6,86%.
Nuovo Popolo, partito moderato di nuova formazione che ha attratto parte del voto di protesta, sale al 7,59% e appare quindi destinato a diventare il quinto partito rappresentato alla Duma, dove la soglia di sbarramento è al 5%. È un partito di centrodestra che ha avuto il sostegno dei simpatizzanti di Alexei Navalny.
Affluenza ai minimi storici, 45%. Nel 2016 era stata del 47%, già allora il livello più basso di sempre.