Elimineremo gli antivirus russi

Attualità & Cronaca

Di

“Più la situazione si complica, prolungando i tempi di una guerra classica, più aumenta la possibilità che il conflitto si estenda ad aggressioni cibernetiche verso i Paesi dichiarati ‘ostili’ da Putin. Ma dobbiamo imparare a vivere gli alert come gli annunci di eventi meteorologici avversi: non con disperazione ma con spirito di reazione per evitare le conseguenze peggiori. Tenendo presente che scontiamo i limiti strutturali di un sistema di server pubblici inadeguato, e che pure in questo ambito dobbiamo liberarci da una dipendenza dalla tecnologia russa. Per esempio quella di sistemi antivirus prodotti dai russi e utilizzati dalle nostre pubbliche amministrazioni che stiamo verificando e programmando di dismettere, per evitare che da strumento di protezione possano diventare strumento di attacco”. Così l’ex capo della polizia e della Protezione civile Franco Gabrielli, oggi sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla sicurezza nazionale, in una intervista al Corriere della Sera.  C’è il rischio di attacchi informatici ai nostri sistemi di sicurezza o della pubblica amministrazione? “Segnali di crisi c’erano già prima che iniziasse la guerra, e fin da metà gennaio l’Agenzia per la cyber-sicurezza nazionale, istituita l’estate scorsa, attraverso lo Csirt (Computer security incident response team, struttura di monitoraggio interna dell’Agenzia, ndr) e il Nucleo di sicurezza cibernetica, ha svolto un efficace ruolo di coordinamento e di stimolo per tutte le amministrazioni sensibili e gli operatori di servizi essenziali con comunicazioni e allert specifici su possibili criticità. Quella di un attacco previsto per il 6 marzo è stata resa di dominio pubblico, ma ce ne sono state altre. Al momento non ci sono indicatori sulla volontà di spostare lo scontro su questo terreno, ma ciò non significa che non avverrà. Non dobbiamo farci trovare impreparati, sviluppando la nostra capacità di difesa e resilienza”. (13 mar – red)

(© 9Colonne – citare la fonte)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube