Esame di maturità 2019: come gestire l’ansia da prestazione

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L’esame di maturità è la prova più tenuta dagli studenti italiani. Essa li separa dall’agognato diploma e dall’ingresso nel mondo dell’Università- e del lavoro.

Da un sondaggio svolto da EURODAP (Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico) su 472 ragazzi di ambo i sessi, che si avvicinano all’esame, si evince che l’85% presenta ansia, irritabilità e agitazione nel periodo che precede la prestazione. Il 66% di essi presenta una riduzione, con conseguente carenza, delle ore di sonno, mentre il 43% dichiara di non riuscire a gestire il tempo a disposizione per poter studiare e integrare anche altre attività quotidiane svolte regolarmente. 

Ma cosa succede quando l’ansia è talmente forte da opprimerci? “L’ansia è una risposta adattiva compiuta dal nostro organismo in vista di un evento futuro valutato soggettivamente come minaccioso – spiega Paola Vinciguerra, psicoterapeuta, presidente Eurodap e direttore scientifico Bioequilibrium – Tale percezione è accompagnata molto spesso da sintomi cognitivi, fisici, emotivi e comportamentali. Possiamo avere agitazione, tremori, tachicardie, nausea, vertigini, segni diretti di un’ansia che cresce in maniera direttamente proporzionale alla vicinanza, alla difficoltà e all’importanza attribuita all’evento, ad esempio, un esame. A questi sentori possono aggiungersi pensieri di tipo catastrofico: non passerò la prova! Farò una pessima figura! Mi considereranno un fallito!”.

 “L’esame può essere una situazione in cui si manifesta l’ansia che può arrivare a inibire le nostre capacità fino a impedire una qualsiasi performance – osserva ancora l’esperta – Per esempio, nella persona che soffre d’ansia da esame, anche se possiede buone capacità per poter far fronte alla situazione, esse vengono limitate dalla sintomatologia ansiosa fino ad arrivare a fare scena muta. Tutto questo porta ad uno stress elevato, da tenere sotto controllo per affrontare in modo più sereno ed efficiente la prova da superare. L’ansia da prestazione può anche cronicizzarsi e portare a conseguenze problematiche nel futuro”.

Il professionale e competente staff di Bioequilibrium ci fornisce degli utili consigli per affrontare con serenità i giorni di studio che precederono l’esame. 

 

  • No alle nottate di studio: sfruttare principalmente le ore del giorno per concentrarsi nello studio e non la notte. Le ore notturne sono indicate per un buon riposo. È necessario per un’efficace e produttiva memorizzazione delle nozioni;
  • Dormire non meno di 8 ore ma non più di nove: il rischio è di svegliarsi intorpiditi tutto il giorno, nervosi e deconcentrati;
  • Non dimenticare i momenti di svago: riposo e relax sono di vitale importanza. Occorre continuare a coltivare hobby, praticare sport o passeggiate;
  • Pensare positivo: aiuterà a stimolare la concentrazione;
  • Corretta respirazione diaframmatica: potrà funzionare da “calmante naturale”. Inspirate lentamente dal naso, senza gonfiare il torace, mantenendo basse le spalle, percependo l’aria che entra nel corpo, ed espirate con calma dalla bocca. Un respiro profondo e controllato è un respiro sano;
  • Alimentazione sana: no alle abbuffate. Il cibo è un carburante essenziale per il corpo e per il cervello. Il glucosio è indispensabile per attivare le funzioni cognitive e la memoria”.

Mariangela Cutrone

 

 

   
 

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