Festa medievale. Il popolo altamurano alla Corte di Federicus

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Di

Giovanni Mercadante

ALTAMURA  – La festa medievale in onore dell’imperatore siculo Federico II di Svevia, quest’anno è stata la  VI edizione (29-30 aprile, 1. maggio 2017). L’evento ha richiamato turisti tedeschi, francesi ed inglesi, nonché molti forestieri dei paesi vicini  e di altre regioni italiane.

L’Associazione Fortis Murgia, organizzatrice della manifestazione, ha messo in campo tutte le sue migliori energie per lo svolgimento dell’evento che ogni anno suscita crescenti consensi. Un’operazione di marketing nazionale che i dirigenti hanno consolidato nel corso delle precedenti edizioni, la cui organizzazione non conosce soste, perché alla chiusura di quella in corso, dopo aver tirato le somme, partirà nuovamente con quella successiva ideata a tema.

Per tre giorni la città si è vestita  a festa con i costumi d’epoca per omaggiare  l’arrivo dell’Imperatore con la sua corte. La Cattedrale, edificata per suo volere nel XIII secolo e dedicata a S.M. Assunta, è stato il punto focale. Piazza Duomo è stato il cuore pulsante, da cui si diramano i quattro quartieri: latino, greco, saraceno ed ebraico. Claustri e  piazzette sono stati addobbati con bandiere e drappi color ocra e marrone. Molti esercenti hanno incollato all’ingresso dei loro negozi lo stemma di Federico II a dimostrare la loro sponsorizzazione. Nel centro storico molti i punti di ristoro  con piatti tipici della Murgia. Le strade sono state animate da soldati templari, arcieri, sbandieratori e dal rullo dei tamburi. Massiccia la partecipazione degli istituti scolastici.

Sono state tenute delle conferenze da illustri personaggi della cultura nazionale, tra cui il prof. Franco Cardini  sul tema  “L’amor cortese, le donne e i cavalieri “ del Medioevo nel complesso dell’ex monastero di Santa Croce.

I  diversi impianti scenici allestiti per l’occasione, hanno ulteriormente reso affascinante e spettacolare la manifestazione: la ricostruzione di un  molino in legno in  piazza Duomo; un imponente teatro in piazza Castello, dove tra l’altro si sono svolte diverse cerimonie al cospetto dell’Imperatore, tra cui la l’investitura dei Cavalieri. Balli di rito ebraico in Piazza S. Giovanni; allestita una sinagoga in un locale dell’ex monastero di S. Croce; icone bizantine nella chiesetta sconsacrata di rito greco in Piazzetta Martiri.

La rievocazione storica è stata accompagnata dalla performance degli artisti di strada. Una piccola compagnia teatrale altamurana, in un claustro di via Solofrano ho rievocato il processo del 1299, anno in cui il Vescovo di Gravina Giacomo II sollecitava il Prelato Angeriaco che governava la chiesa palatina di Altamura al pagamento delle decime; il Barone  Teodoro che era feudatario delle terre altamurane si opponeva a tale vessazione. In breve, il vescovo gravinese, per la sua condotta, fu assassinato e gettato dall’alto della torre della cattedrale di Gravina. Questo episodio è collegato al fatto che la cappella fatta costruire da Federico II era intesa indipendente, senza l’intrusione di altro vescovo nominato dal Papa.

A celebrare la  figura dell’imperatore, molti pittori locali e forestieri che hanno allestito le loro location (chiesette antiche e palazzi nobiliari) con dipinti, di cui indichiamo i loro nomi qui appresso:

Donatangelo  Daddozio, esposizione in via Solofrano, nell’antica cantina di Ferrulli; pittore autodidatta e musicista. Particolare  la sua tecnica pittorica.  Opere realizzate con colori cromatici accostati con sapiente bravura; crociati in battaglia; Federico II con il suo destriero e la sua spada poggiata su una roccia della Murgia. Figure di falchi e uccelli, tema tanto caro al giovane svevo. Elmi di templari in varie forme dipinti su scudi.

 

Daniela Denora, esposizione in Cl. Sant’Andrea, all’ingresso di Corso  Federico II; autodidatta, opera sin da piccola, iniziando con i falsi. Per questo evento ha dedicato la sua mostra al centro storico e all’imperatore, evocando gli angoli e gli scorci più suggestivi della città federiciana, tra cui i claustri, i balconi infiorati, la cattedrale e i campanili. I colori sono risultati caldi ed equilibrati.

Francesco Incampo, esposizione in via Solofrano (antico Pal. Persio). Pittore altamurano e Presidente dell’Associazione Pittori Altamurani “A.P.A. Colibrì”. Sebbene la sua mostra fosse  fuori tema, è stata interessante per i soggetti proposti e per i colori vivaci dal sapore caraibico. Degna di attenzione l’opera dedicata alla festa della Madonna del Buoncammino. La vergine posta sul carro trainato da due coppie di robusti buoi, l’immagine di Porta Bari, i cavalli a simboleggiare la cavalcata, una immensa folla di fedeli, mentre in primo piano un accenno ai prodotti tipici del territorio: pane e focacce.

Maria Todaro, professoressa di Filosofia, di Bari, ha esposto nella chiesa di S. Giacomo nei pressi della Cattedrale. Ha presentato il meglio della sua ricca produzione artistica. Oltre  alla sua materia d’insegnamento, è appassionata di arte; conosce Altamura avendo già esposto in passato. Nei suoi dipinti la vita di Federico II e l’amore a corte su disegni a carboncino; giochi di amplessi e figure di nudi femminili abbozzati con  singolare maestria senza eccedere nel triviale.

One Reply to “Festa medievale. Il popolo altamurano alla Corte di Federicus”

  1. Tommaso Francescantonio Spada ha detto:

    molto bene,Fa un gran piacere rivedere quanto è vivace la provincia murgiana !!.
    continuate così senza mai demordere.

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