Fino a quanti amici si possono avere e su quali si può davvero contare?

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Le amicizie virtuali non virtuali contano. Uno studio ha confermato ancora una volta che l’importanza degli amici veri risiede nelle relazioni che danno “una sensazione di benessere ma non c’è un’altrettanta equivalenza con quelle online”.

© Agf – Amici

 

AGI – Quante possono essere le relazioni umane che può abbracciare un singolo individuo? Secondo la teoria incardinata nel concetto “il numero di Dunbar”, dal nome di Robin Dunbar, psicologo e antropologo dell’Università di Oxford, le relazioni “stabili e significative” che possiamo mantenere allo stesso tempo sono 150, non una di più. Questo include famiglia e amici.

Scrive il Paìs che “gli studi di Dunbar sostengono che le persone provenienti da famiglie numerose hanno meno amici perché danno la priorità ai membri della famiglia” ma la teoria dello psicologo evoluzionista dell’Università di Oxford “organizza queste 150 connessioni in cerchi concentrici segnati dalle differenze qualitative delle relazioni”. Cosicché Dunbar “limita la cerchia degli amici a 5 e la cerchia degli intimi tra una e due persone”. Il numero è tuttavia un’approssimazione ma le connessioni, secondo lo studioso, possono variare tra 100 e 250.

Il “numero di Dunbar” è in ogni caso stato messo in discussione da altri studi, tra cui quello di Johan Lind, professore dell’Università di Stoccolma, che sostiene invece che non c’è limite numerico nelle relazioni umane, ma uno studio del 2016 individua in 6 o poco più il numero di amici necessario e sufficiente per poter migliorare le nostre vite. Oltre si fa solo confusione.

Lo stesso Dunbar sostiene che fino a 1.500 amicizie i nomi ci possono solo sembrare familiari e da lì in poi, fino a 5 mila, lo sono appena i volti. In uno studio di due anni fa, invece, Suzanne Degges-White, professoressa alla Northern Illinois University, ha stabilito che le donne di mezza età devono solo avere tre o più amici per aumentare il loro livello di soddisfazione.

Nel suo libro “Amici: comprendere il potere delle nostre relazioni più importanti”, Dunbar scrive che sono 7 i fattori che determinano un’amicizia. Vale a dire: il numero di ore trascorse insieme in spazi comuni come scuola, lavoro, chiesa, o praticando uno sport o un hobby; l’attenzione a non perdere di vista chi potrebbe diventare amico; l’intenzione di prendere l’iniziativa; le idee per continuare a fare cose insieme; il coltivare l’immaginazione comune mentre, l’ultima, è la forza di saper perdonare.

Tra il dare e l’avere di un’amicizia, Dunbar calcola poi che 2 in genere sono gli amici che si perdono quando t’innamori, nella relazione di coppia “l’equivalente dell’energia dedicata, appunto, a due amici” mentre 200 ore sono il tempo che bisogna investire affinché un conoscente finisca per essere un amico.

gli amici virtuali contano? No. Uno studio ha confermato ancora una volta che l’importanza degli amici veri risiede nelle relazioni che danno “una sensazione di benessere ma non c’è un’altrettanta equivalenza con quelle online”.

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