“Non ho nulla da rispondere ai 5 Stelle e ai loro lacchè. Ho visto un diritto calpestato, ho fatto ricorso e mi è stata data ragione all’unanimità”. Così ha dichiarato Roberto Formigoni, ex presidente della Regione Lombardia, riguardo le critiche dei pentastellati sulla decisione della Commissione del Senato di revocargli il divieto a ricevere la pensione parlamentare nonostante la condanna in via definitiva a 5 anni e 10 mesi di reclusione.
La cifra dovrebbe aggirarsi intorno ai 2.460 euro. “Una pensione, non un vitalizio. Sono soldi miei accantonati con i contributi per due nomine al Parlamento Europeo, tre volte alla Camera e altrettanto al Senato. Lo Stato non spende un euro. A quella cifra si arriva dopo i tagli degli ultimi anni. La Costituzione dice che il trattamento pensionistico spetta a tutti anche a chi commesso un omicidio. La legge del 2019 lo esclude solo per i reati di mafia e di terrorismo. Cose che non riguardano Roberto Formigoni. Ho lavorato tutta la vita e messo via dei soldi. Poi ho commesso delle colpe, o le avrei commesse. Mi hanno sequestrato tutto. Anche i cinque appartamentini che avevo con i miei fratelli che sono dovuti andare dall’avvocato per riavere la loro parte. Oggi vivo in una casa prestata da un amico. Si vorrebbe che vivessi con che cosa, senza un euro?”, ha concluso Formigoni.
redazione@corrierenazionale.net
Attendere un attimo...
