G-20 ambiente covid e la quinta rivoluzione industriale

Politica

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La grave crisi del COVID-19 che forse il buon Zangrillo continua ad esorcizzare ottimisticamente con i buoni dati sul suo Ospedale https://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/28090983/alberto-zangrillo-veri-numeri-veri-coronavirus-realta-clinica-e-questa-cosa-sta-accadendo-ospedali.html, non debbono mettere in ombra i dati da altre parti del mondo dove in una sorta di roulette russa, tocca adesso ai russi, per l’appunto, di essere colpiti con un picco di contagi e di morti 799 oggi, che in qualche modo non  lasciano tranquilli nemmeno noi.

Il G-20  sull’ambiente bene ha fatto a concentrare l’attenzione sulla riduzione delle emissioni e dei livelli di inquinanti vari, http://www.iiimb.me/news.html che in qualche modo indeboliscono i processi biologici e le difese immunitarie , favorendo l’attacco di virus batteri e di altri meccanismi patologici che minacciano la salute pubblica, come la vicenda della Pandemia in corso ci ha insegnato con i principali territori industriali colpiti dal virus.

In questa situazione emergenziale, allentata dal caldo estivo, ma non troppo, come i dati moscoviti, londinesi , israeliani, ci segnalano, con vaccini studiati in corso d’opera come i vaccini virale ci hanno  mostrato criticamente, indipendentemente dagli errori di comunicazione lamentati da più parti, esiste un problema di percezione della sicurezza di questi prodotti, che di solito prendono una decina di anni per essere sviluppati e di cui andiamo scoprendo cose non sempre entusiasmanti, che dovrebbero consigliare maggiore prudenza nell’uso, come cerca di dirci il Virologo francese Montagnier con non pochi altri, tra cui gli autori di un articolo su Vaccine CHE HA PROVOCATO LA STRANA REAZIONE DI SCIENZIATI DI OXFORD CHE SI SONO DIMESSI DAL COMITATO DELLA RIVISTA per protesta contro la pubblicazione di questo articolo ?!?

Se, come ben si è fatto, si sono messi in sicurezza gli anziani e  i fragili, dove il beneficio/rischio è certamente a vantaggio del beneficio, dopo ben 18 mesi di pandemia, con una diffusione del virus e del vaccino estesa, potremmo forse lasciare maggiore spazio alle misure diagnostiche avanzate sull’immunita cellulare terapeutiche , di prudenza e di contenimento del virus, in quanto purtroppo oltre il sentito dire, i bollettini di Paese e di famiglia raccontano che non sempre i vaccini sono così tranquilli, e quindi ci si deve attrezzare per affrontare il COVID E LE SUE VARIANTI, in particolare nei giovani e nella gente in salute, potenziando le difese organiche, allentando le campagne di allarme che spesso funzionano da cavallo di troia per il virus, ritornando alla vita normale per tutti, come da sempre fanno gli svedesi e come si apprestano a fare gli inglesi che pure sono alle prese con una diffusione della variante Delta.

Dire come ha detto il Presidente del Consiglio che, invitare a non vaccinarsi e come  invitare a morire, è una forzatura da conferenza stampa, anche perchè, purtroppo di questi tempi,  si muore anche per VACCINO E NON SOLO LA DICIOTTENNE LIGURE CHE AVEVA PARTECIPATO AD UN OPEN DAY VACCINALE, O LA 44enne  DELLA BBC salita in cielo prematuramente.

Il tutto mentre il vaccino perde colpi, con nuove infezioni sui vaccinati  che, con il Green Pass in tasca (come quello che ho pure io) asintomaticamente possono tranquillamente portare in giro il virus ovunque, anche nei luoghi di lavoro e negli ospedali.

Se ci fermiamo un attimo e ragioniamo senza la spada  a tagliare teste (si fa per dire ), non sarebbe male e si potrebbero evitare scene come quelle odierne in Italia e in Francia, https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/07/24/no-green-pass-in-piazza-da-nord-a-sud-contro-lobbligo-9mila-a-milano-5mila-a-torino-3mila-a-roma-cori-liberta-svastiche-e-stelle-di-david-noi-come-gli-ebrei-sotto-il-nazismo/6272872/ che non fanno bene all’Europa e ai nostri popoli, senza peraltro  portare  risultati significativi visto che lo scorso anno in estate, senza vaccini stavamo uguale se non meglio sul fronte epidemiologico e ospedaliero più o meno intensivo.

Una riflessione fredda sarebbe saggia, lasciando  stare le battute e gli slogan più o meno altisonanti e internazionali da americanate che debbono ancora farci capire meglio le lingue blù veterinarie   https://espresso.repubblica.it/inchieste/2014/07/14/news/la-cupola-dei-vaccini-1.173240  o su altri tristi passaggi, su dove sono finite le cinque tonnellate di emoderivati infetti di PADMORE  su cui si vorrebbe far scendere l’oblio https://www.cybermednews.eu/index.php/it/cybermed-news-publisher/71094-italia-virale-italia-26-marzo-2020-mascherine-e-manette-cosimo-lore-criminologo-giulio-tarro-virologo

 
Vincenzo Valenzi

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