Giancaspro non ci sta – “Ridatemi il San Nicola”

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Siamo decisamente alla farsa: questa mattina il Presidente del TAR di Bari, Dott. Angelo Scafuri, si pronuncerà sull’istanza presentata lunedì scorso dagli avvocati di Cosmo Giancaspro, tutt’ora presidente della FC. Bari1908 che – è appena il caso di rammentare – non è ancora fallita, ricorso che prevede la sospesone della concessione dello stadio San Nicola alla società dei De Laurentiis, concessione – stante a quanto si legge – che sarebbe stata affidata alla SSC Bari 1908 senza alcun bando di gara, danneggiando la società di Giancaspro che, per contro, puntava sulla concessione proprio per tentare di salvare dal baratro del fallimento il “suo” Bari così da potersi inscrivere al campionato di terza categoria. Insomma, Giancpasro contro la città e contro tutto e tutti.

L’obiettivo del ricorso è quello di ottenere prestissimo un provvedimento nell’attesa della pronuncia sulla istanza di sospensione della concessione dello stadio a De Laurentiis. e se così fosse, se il TAR si dovesse pronunciare con un decreto monocratico, si correrebbe il rischio di vedersi slittare la gara del Bari contro la Sancataldese, e comunque, quand’anche dovesse andare così, il Comune provvederebbe ad emettere nelle prossime ore un provvedimento urgente per la gara in questione così da poter far svolgere la partita senza problemi. Dunque, in sintesi, a prescindere da quel che sarà, il Bari dovrebbe comunque giocare domenica prossima al San Nicola.

Volendo esaminare tale ricorso emerge la volontà, da parte del presiedente della FC Bari 1908, che – lo ricordiamo – è indagato per bancarotta fraudolenta della società Finpower e per aver ostacolato la vigilanza della Coviscoc, di cercare una soluzione a suo favore rispetto al fallimento che è dietro l’angolo, non a caso Giancaspro ha chiesto l’ammissione al concordato preventivo ed entro 30 giorni lo stesso dovrà provvedere al piano di rientro, unico modo per tentare di salvare in extremis il Bari che ha dei debito vicini ai 14 milioni di Euro, e che ha perso il titolo sportivo così da non potersi iscrivere al campionato di B e così da ripartire dalla terza categoria ipotizzando alla sezione fallimentare una cessione di società.

E la settimana prossima, al sezione fallimentare, dovrà pronunciarsi sull’eventualità che possa andare avanti col salvataggio, così come ha chiesto la Procura di Bari, oppure se si debba chiedere direttamente il fallimento, ed è per questo che Giancaspro davanti al TAR proverà a dichiarare una continuità aziendale della sua società cercando, in extremis, una iscrizione al torneo di terza categoria entro fine mese pretendendo di giocare al San Nicola la cui concessione – lo ricordiamo – è scaduta il il 30 luglio. Un paradosso, un assurdo, ma tant’è. Sportivamente, in effetti, il ricorso non ha grandi possibilità di riscontro in quanto la società, per legge, è deputata alla radiazione, mentre amministrativamente l’esito verrà deliberato dal tribunale.

Il sindaco Decaro, ieri sera, attraverso il suo profilo facebook, ha detto la sua a riguardo mostrandosi offeso come sindaco per l’assurda richiese di Giancaspro, e mostrandosi altresì sicuro della sua decisione intrapresa per salvare il calcio a Bari e di attendere con serenità l”esito della giustizia.

Che dire: aver cancellato 110 anni di storia, aver mandato il Bari in serie D, aver cancellato in un attimo la gloriosa società biancorossa, aver tarpato le ali a tanti giovani calciatori, aver tenuto in pugno una tifoseria non è bastato, a quanto pare.

Un ricorso che ha il sapore della beffa, della farsa se preferite nei confronti della tifoseria che ha sofferto tantissimo durante l’estate ma che, di fatto, soffre da sette-otto anni a questa parte. Certo la giustizia avrà i suoi tempi e si pronuncerà al riguardo, ma nulla potrà cancellare quell’entusiasmo appena ricreatosi attorno ai colori del Bari, entusiasmo che pian piano sta contagiando tuta la città.

Massimo Longo

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