Giorgia Meloni offende le forze dell’ordine

Attualità & Cronaca

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A me l’uscita di Giorgia Meloni sembra un’offesa alle forze dell’ordine. Secondo lei il reato di tortura impedirebbe a carabinieri e poliziotti di svolgere il loro lavoro. La logica è: prima della legge sul reato di tortura, gli agenti avevano la possibilità di torturare, adesso non hanno questa possibilità e di conseguenza non possono svolgere il loro lavoro. Bel complimento alle forze dell’ordine. Discorso profondamente morale. Un’offesa alle forze dell’ordine,  e una buona notizia per le poche, pochissime per fortuna, mele marce presenti, perlomeno in passato, tra le forze dell’ordine. “Basta un insulto, per rischiare pene fino a 12 anni”, dice la Meloni. La logica è: poliziotti e carabinieri non possono svolgere appieno il loro lavoro se gli viene impedito di insultare, le forze dell’ordine non possono svolgere appieno il loro lavoro se gli viene impedito di infrangere i diritti umani. Riferito alle pochissime, per fortuna, mele marce, il discorso della Meloni avrebbe bisogno dell’aggiunta di un aggettivo. Così: il reato di tortura impedisce agli agenti di svolgere il loro sporco lavoro.

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