Giornata rifugiati, Mattarella difende l’impegno dell’Italia

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Giornata mondale del Rifugiato difende l’impegno dell’Italia che non si e’ mai sottratta al salvataggio dei profughi. All’Angelus l’appello del Papa: “Apriamo il nostro cuore ai rifugiati, facciamo nostre le loro tristezze, le loro gioie, impariamo dalla loro coraggiosa resilienza”.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella richiama ad una “responsabilità internazionale” nei confronti di coloro “che sono costretti ad abbandonare la propria casa e il proprio Paese in ragione di conflitti, persecuzioni, condizioni climatiche, calamità naturali e carestie”. Il Capo dello Stato ricorda quindi che sono oltre 80 milioni le persone in fuga che “fanno appello al nostro senso di solidarietà, ancorato ad alti doveri morali e giuridici”. “La protezione della vita umana, il salvataggio dei profughi, il sostegno ai sofferenti nelle crisi umanitarie, l’accoglienza dei più vulnerabili, sono impegni cui la Repubblica Italiana, in collaborazione con l’Unione Europea e le organizzazioni internazionali, non si è mai sottratta, anche nei tempi recenti segnati dalla pandemia” sottolinea.

La presidente del Senato, Elisabetta Casellati, ricorda che “a settant’anni dalla sua sottoscrizione, la Convenzione di Ginevra relativa allo statuto dei rifugiati, che questa ricorrenza celebra e ricorda, continua ad essere un documento di fondamentale importanza tanto sotto il profilo giuridico quanto sul piano etico e morale. La sua sottoscrizione, immediatamente dopo la fine del secondo conflitto mondiale, rappresenta uno dei traguardi più alti nel riconoscimento del valore assoluto della vita e della dignità umana” perché assicura “diritti inviolabili, da proteggere sempre e comunque, indipendentemente dalle diplomazie internazionali, da condizioni di reciprocità o dalle convenienze delle singole nazioni. Un dovere inderogabile, di fronte al quale l’Italia, per storia, cultura e tradizione, è sempre stata in prima linea, tanto nel dare accoglienza, assistenza e protezione, quanto nel sensibilizzare la comunità internazionale sulla necessità di una strategia coordinata ed efficace di integrazione e inclusione”.

Il presidente della Camera, Roberto Fico, ricorda che “accogliere adeguatamente chi cerca dignità, sicurezza e rispetto dei propri diritti fondamentali rappresenta un obbligo giuridico e un imperativo morale che chiama in causa la comunità internazionale e l’Europa tutta”. Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, approfitta della ricorrenza per ribadire “l’impegno del Parlamento europeo. L’Ue – scrive su Twitter – ha bisogno di una nuova politica in materia di asilo, di un nuovo sistema basato sulla responsabilità comune”.

“Apriamo il nostro cuore ai rifugiati”. Con queste parole, Papa Francesco ha lanciato il suo personale messaggio di solidarietà, in occasione della ‘Giornata mondiale del Rifugiato’. “Facciamo nostre le loro tristezze, le loro gioie”, ha detto il Pontefice al termine dell’Angelus in Piazza San Pietro. “Impariamo dalla loro coraggiosa resilienza e così tutti insieme faremo crescere una comunità più umana, una sola grande famiglia”.

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