Giro del Salento, ancora polemiche dopo il no della Soprintendenza

Ancora polemiche dopo il no all’evento benefico. Il presidente Zaurito ringrazia il sindaco di Cavallino

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Alla fine il 20° Giro del Salento a favore dell’oncologia Pediatrica si è svolto a Cavallino. La manifestazione si sarebbe dovuta svolgere nel centro storico di Lecce, ma pochi giorni prima è arrivato, inaspettato, la decisione della Soprintendenza di bloccare la concessione di Piazza Libertini, nel centro storico di Lecce.

Soddisfatto il presidente della BMW Motorrad Club Salento Zaurito, che ha ringraziato il Sindaco di Cavallino ed è tornato sul diniego alla manifestazione a Lecce, con due lettere che riportiamo di seguito:

Ringraziamenti per il 20° Giro del Salento a favore dell’Oncoematologia
Pediatrica 28 e 29 settembre 2019.
Il fine settimana appena trascorso ha visto approdare nella Sua città l’evento dell’anno del Bmw Motorrad Club Salento.
Cavallino ha offerto le sue bellezze ai tanti intervenuti che ne hanno apprezzato oltre al fantastico scenario di cui si dota Piazza Castromediano, soprattutto il calore degli abitanti e l’ospitalità concessa.
Addirittura il presidente Nazionale di Bmw Federclub Italia ha voluto portarsi a casa dei ricordi fotografici della splendida Cavallino in quanto anch’esso rimasto incantato dal potenziale che offre la Sua Città.
La testimonianza più incisiva però è arrivata da Mattia.
La domenica Mattina si è avvicinato con il suo papà e mi ha voluto conoscere, sorridendo ha voluto ringraziare noi del Bmw Motorrad Club Salento per quello che facciamo per lui.
DirLe che il sentimento provato in quel momento sia stato intriso di commovente gioia sarebbe riduttivo, ma sicuramente è stata la più bella manifestazione di ringraziamento che ho ricevuto e che voglio condividere
con Lei e con tutti i Suoi concittadini a cui La prego di far giungere il Nostro ringraziamento. Nell’augurarLe buon lavoro porgo Fraterni saluti“.

“Una Città prigioniera degli inutili protagonismi.
Oggi lunedì è appena finito il 20° Giro del Salento a favore dell’oncologia Pediatrica di Lecce, la stanchezza per i 6 mesi di organizzazione e la tensione era tanta, ma questa viene superata dalla soddisfazione per essere riusciti comunque a raggiungere l’obbiettivo di aiutare, anche con dei piccoli gesti come il nostro chi ha più bisogno.
Certo è che sarebbe non onesto da parte mia non ammette che qualche briciolo di rabbia ci sia stato e qualcuno cerca di coltivarlo con le proprie dichiarazioni e qualcun’ altro con i propri silenzi.
La famosa kermesse motociclistica che vede impegnato il Bmw Motorrad Club Salento da 20 anni non è
semplicemente cavalcare la moto per fare il tragitto dal polo oncologico del Vito Fazzi a Piazza Libertini ma rappresenta un momento di aggregazione che sfocia in solidarietà, non a caso intervengono centinaia di persone che
indossano un casco ed alcuni arrivano a fare più di 100 km per parteciparvi.
In questi giorni si è scritta una pagine più buie della storia della città di Lecce, in cui chi ne esce sconfitto non è né il sindaco, ne il prefetto ne tantomeno la soprinntendenza per i beni culturali, ma ha perso l’intelligenza ed il buon senso, hanno perso tutti i leccesi.
Noi abbiamo assolto a tutti gli obblighi connessi alla richiesta per le pubbliche manifestazioni, abbiamo speso soldi per la commissione pubblico spettacolo, pagato gli oneri all’Asl per le deroghe acustiche ed altro facendoci tra l’altro assistere da un professionista del settore, per evitare di incappare in uno dei tanti balzelli burocratici, era tutto pronto,
ma apprendiamo nella mattinata del 26 settembre, in via informale tra l’altro, che la soprintendenza emette un diniego per la specifica manifestazione del 28 settembre, sostenendo la tesi che il comune non aveva vigilato precedentemente ad uno spettacolo svoltosi proprio in quella piazza.
Premesso che a tutt’oggi nessuno ci ha fatto recapitare nulla di ufficiale in cui esprime il diniego, ma capite bene che non potevamo rischiare di vederci arrivare i Vigili Urbani o la Polizia per interrompere lo spettacolo già in atto, sia per una questione organizzativa che per evitare inutili ed ulteriori dispendi economici che abbiamo tolto ai bambini dell’oncologia pediatrica, alcune considerazioni a freddo vanno fatte soprattutto leggendo la soprintendenza che testualmente scrive, nella nota a firma dell’Arch. Antonio Zunno: “…nonostante gli accordi e gli impegni assunti in seno alla Commissione di Vigilanza di sui Locali di Pubblico Spettacolo del 15 luglio u.s., l’ultimo evento della stagione estiva svoltosi in Piazza Libertini ha prodotto l’indecoroso scenario che si evince dalla documentazione fotografica che si allega. Si prende atto quindi della situazione rappresentata, contraria ai principi di decoro e del corretto utilizzo
dello spazio pubblico che si ricorda (ancora una volta) essere interessato dai seguenti provvedimenti di tutela: Castello Carlo V, Palazzo delle Poste, Teatro Apollo, Vincolo indiretto Castello Carlo V…” e quindi la missiva che è indirizzata anche al prefetto ed al comandante di Polizia Municipale termina dicendo “…la scrivente ritiene non sussistano le condizioni per autorizzare l’evento previsto per il giorno 28/09/2019 denominato “20° Giro del Salento a favore dell’Oncologia pediatrica di Lecce…”
E’ eticamente lineare affidare la responsabilità di un provvedimento ad un soggetto che risiede nella piazza interessata dal provvedimento stesso e che tra l’altro emette un provvedimento in una data in cui qualsiasi soggetto dotato di un minimo di intelletto comprende che sarebbe stato materialmente impossibile rivedere tutta l’organizzazione?
Se nell’ultimo spettacolo svoltosi pagamento il comune non ha vigilato e noi non vogliamo entrare nel merito, che colpe abbiamo noi, non sarebbe stato opportuno concedere l’autorizzazione specificando che non bisognava violare gli standard stabiliti?
L’evento del Bmw Motorrad Club Salento, che tra l’altro era gratuito per gli spettatori e pertanto non prevedeva alcuna barriera che impedisse di visionare i monumenti, perché tanto accanimento contro di noi, a cosa è dovuto questo comportamento che lede il principio di buona fede degli organizzatori?
Se è vero che il comune risulta disattento alla vigilanza in Piazza Libertini, si desume che lo sia anche negli altri luoghi e pertanto nessun luogo a vincolo della tutela dei beni culturali dovrebbe essere concesso dopo lo spettacolo di Brignano? Ma per le “Giornate del lavoro” organizzato dalla CGIL perché non è stato adottato lo stesso metro di misura essendo postumo allo spettacolo del 1 settembre incriminato?
Da adesso in avanti non verrà concessa alcuna piazza o luogo in cui esiste il vincolo vista la presunta disattenzione al controllo del comune di Lecce?
Al Bmw Motorrad Club Salento risulta che addirittura alcuni soggetti abbiano asserito che il provvedimento di diniego per le autorizzazioni risultano opportuno e doveroso perché le moto inquinano e fanno rumore.
Se lo scopo è mettersi in mostra giusto per far credere a qualcuno che si esista allora potrebbe essere la giusta occasione, ma se si deve affrontare una questione con i sani crismi i soggetti in questione dovrebbero spiegare perché a Cavallino le moto non inquinano? Loro non usano aerei o automobili? La vendita di moto secondo loro dovrebbe essere negata perché fanno rumore?
Il Comune invece è rimasto in un beato silenzio, nessun segno di vitalità da parte del Sindaco Salvemini, nè di qualche assessore, nessuna telefonata, nessuna @mail, risulterà presuntuoso il nostro pensiero, ma probabilmente abbiamo abitudini e modi di relazionarci differenti, probabilmente se fossimo stati in campagna elettorale le reazioni sarebbero state differenti.
Alla luce di quanto sopra emerge un quadro desolante per il buon senso e la civiltà che dovrebbe invece caratterizzare le persone per bene, soprattutto quelle dotate di capacità decisionale per cui le loro scelte ricadono sugli altri ed a questo mi riferisco sia agli amministratori che ai dirigenti pubblici.
Sta di fatto che se risultasse che qualcuno abbia assunto un atteggiamento doloso per l’occasione, dovrebbe intervenire la Procura della Repubblica per sedare il tutto ed affrontare il problema nelle sedi deputate.
Esce sconfitta la Città di Lecce, ma risulta indecoroso lo scenario generale non per un telo che non fa vedere il Palazzo delle Poste, ma semplicemente perché a nostro modo di vedere qualcosa non ha funzionato nelle menti e nel cuore di qualcuno, ma ne esce sconfitta soprattutto la solidarietà e la speranza che i bambini avevano nel ricevere qualche sorriso in più, ma tanto loro sono abituati ad affrontare delle barriere ben più ombreggianti di quelle che coprono i nostri castelli“.

Giuseppe Nuzzo

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