Glasgow, stop alla deforestazione entro il 2030

Ambiente, Natura & Salute

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I leader mondiali d’accordo a stanziare una cifra di 19,2 miliardi di dollari. Boris Johnson:”Questi grandi ecosistemi brulicanti, queste cattedrali della natura, sono i polmoni del nostro pianeta”, le parole del premier britannico. Tra i firmatari della ‘Dichiarazione di Glasgow sulle foreste e la terra’ anche Jair Bolsonaro, Xi Jinping e Vladimir Putin. 

Il modello di sviluppo fondato sul carbone rappresenta “una sentenza di condanna a morte” per il pianeta, e dunque bisogna agire ora. Lo afferma in un intervento sul Corriere il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. Il suo piano per il clima parte dal dirottamento dei sussidi “dai combustibili fossili alle energie rinnovabili”. Bisogna “tassare l’inquinamento, non le persone”, afferma Guterres. “Dobbiamo mettere un prezzo al carbonio, e indirizzare queste somme verso lavori e infrastrutture resilienti”. Il mondo industrializzato, deve “investire almeno 100 miliardi di dollari l’anno in finanza climatica in favore dei Paesi in via di sviluppo”. Anche gli individui devono agire con “scelte migliori e piu’ responsabili su cio’ che mangiano e acquistano e su come viaggiano”. 

 “Dobbiamo rafforzare i nostri sforzi sui fondi per il clima. Dobbiamo far lavorare insieme il settore pubblico e privato, in modi nuovi. Johnson ha sottolineato l’importanza dei soldi pubblici: decine di trilioni. Ma ora dobbiamo usarli, dobbiamo trovare un modo intelligente di spenderli velocemente. Abbiamo bisogno che tutte le banche multilaterali e in particolare la Banca mondiale condividano con il settore privato i rischi che il privato non si può sostenere. Abbiamo bisogno di piattaforme. Johnson ci ha dato la buona notizia che i soldi non sono un problema, se vogliamo usarli bene”. Lo ha detto il premier Mario Draghi nel suo discorso in occasione dell’apertura della Cop26 di Glasgow. 

I leader delle grandi potenze mondiali sottolineando l’urgenza di affrontare l’emergenza climatica, nei loro interventi alla Cop26 apertasi ieri a Glasgow. Cina e India rimandano pero’ le scadenze da onorare: fino al 2070. Ai leader arriva anche un messaggio dela regina Elisabetta: non e’ piu’ “il tempo delle parole, ma dell’azione”. 

 La Cina ha aumentato la produzione giornaliera di carbone di oltre un milione di tonnellate negli sforzi per allentare la crisi energetica, mentre a Glasgow, nella cornice della Cop26, i leader mondiali sono impegnati nei colloqui sul clima per scongiurare gli effetti del global warming. La Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma (Ndrc) ha reso noto che la produzione media giornaliera di carbone e’ salita a oltre 11,5 milioni di tonnellate dalla meta’ di ottobre, con un aumento di 1,1 milioni di tonnellate rispetto alla fine di settembre. 

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