Lo rimarca in una nota il consigliere regionale Igor Gabrovec (Ssk), presente alle celebrazioni in piazza Transalpina a Gorizia anche quale esponente della minoranza slovena.
“Hanno contribuito in modo decisivo – aggiunge la nota – a spegnere le fiamme della furia fascista che avvolsero il Narodni dom nel 1920 e che oggi viene restituito alla comunità che lo aveva sognato, costruito e perso. Insieme, davanti al monumento dei quattro fucilati antifascisti sloveni, hanno stemperato le pallottole che nel 1930 stroncarono quattro giovani vite, confermando la nobiltà del diritto di opporsi e combattere contro i soprusi del potere autoritario. Sulla foiba di Basovizza si sono inchinati alla memoria e al dolore di quanti hanno subito la violenza brutale e sempre ingiustificabile della resa dei conti tra vecchi e nuovi nemici”.
“Non potevano, quindi, che essere Gorizia e Nova Gorica, nella piazza che veniva divisa da rete e filo spinato e che oggi
ricongiunge le due città, la sede ideale per concludere un percorso e restituire alle nuove generazioni la storia ripulita
dai rancori. Mattarella e Pahor – conclude Gabrovec – hanno così dato il via alla doppia e unica Capitale europea della cultura 2025, dimostrando con il loro personale esempio che, con sincera amicizia e stima reciproca, il futuro è all’insegna di lunghi orizzonti e porte sempre aperte. Un percorso che la minoranza slovena in Italia e quella italiana in Slovenia hanno sempre sostenuto con passione e convinzione”.
ACON/COM/db
Go 2025. Gabrovec (ssk): storico gesto condiviso di Mattarella e Pahor
Last modified: Del 21 Ottobre 2021 alle ore 16:19