Governo e partiti tra vaccini e amministrative

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Dopo il doppio appuntamento internazionale del G7 in Cornovaglia e del Vertice Nato di Bruxelles, Mario Draghi torna a occuparsi di questioni interne, con il caso vaccini che resta il tema più spinoso

© JOHN THYS / AFP 

– Mario Draghi

Dopo il doppio appuntamento internazionale del G7 in Cornovaglia e del Vertice Nato di Bruxelles, Mario Draghi torna a occuparsi di questioni interne, con il caso vaccini che resta il tema più spinoso. Il Governo prova a rassicurare sulla efficacia del ‘cocktail’ vaccinale, malgrado le resistenze di alcune Regioni e le proteste di diversi governatori che chiedono una maggiore chiarezza e più dosi di Pfizer e Moderna.

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, con il sostegno dello stesso premier, ribadisce che le indicazioni del governo “devono essere seguite”. Giovedì intanto dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri il via libera al decreto sul pass vaccinale, dopo l’ok di ieri di Bruxelles al regolamento che consentirà ai cittadini .

Le amministrative intanto restano al centro del dibattito politico. I partiti continuano muoversi alla ricerca di assetti, alleanze ed equilibri in vista dell’appuntamento delle elezioni di autunno. L’ex presidente del Consiglio e leader in pectore del M5S, Giuseppe Conte, aprirà a Napoli la campagna elettorale del M5S per lanciare la corsa del candidato sindaco Gaetano Manfredi, sostenuto anche dal Pd.

Il dialogo tra Dem e M5S non è semplice, si muove su un filo delicato e al momento ci sarebbe un’intesa per correre uniti in 7 capoluoghi di provincia su 14. Stasera Enrico Letta sara’ a Bologna a sostegno di Matteo Lepore che corre per le primarie del centrosinistra che si terranno domenica nel capoluogo emiliano.

Anche il centrodestra cerca una quadra su candidature e futuri equilibri: manca ancora un candidato per Milano che possa sfidare l’attuale sindaco Beppe Sala e mentre Fi spinge per Maurizio Lupi, Matteo Salvini vorrebbe un candidato più ‘civico’.

Sullo sfondo rimane il dibattito sulla federazione di centrodestra lanciata alcune settimane fa dal leader della Lega. Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia dice che “ci stiamo confrontando su questi temi. Sono parecchie le ipotesi sul tavolo e la fretta e’ sempre una cattiva consigliera. Stiamo esaminando la proposta di Salvini così come altre, vedremo… Una fusione a freddo – aggiunge – sarebbe certamente un errore, guardare al futuro e pensare per il 2023 a un grande partito tipo quello Repubblicano negli Stati Uniti allora diventerebbe un grande progetto politico, ma mettere insieme i voti di FI, Lega e FdI in una sorta di cocktail non ha alcun significato”.

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