Governo, salta intesa M5s-Pd. Di maio: Renzi ego smisurato

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Botta e risposta tra Di Maio e Renzi. Noi ci abbiamo provato ma lui ha un ego smisurato, afferma il leader M5s dopo il fallimento dell’accordo di governo col Pd. L’ex premier aveva detto si’ a un incontro, negando pero’ la fiducia a un esecutivo a guida cinque stelle.

Netta chiusura ai Cinque Stelle e conferma della linea dell’opposizione ma disponibilita’ a discutere sulle regole del gioco. L’atteso intervento di Matteo Renzi a “Che tempo che fa”, in prima serata domenicale su Raiuno, fa chiarezza sulla posizione dell’ex segretario del Pd in merito al governo, nel giorno in cui dalle colonne del Corriere della Sera Luigi Di Maio propone dei punti di convergenza su un programma. “Siamo seri, chi ha perso le elezioni non puo’ andare al governo – ribadisce subito Renzi -. Non possiamo far passare il messaggio che il voto del 4 marzo sia stato uno scherzo. Tocca a loro governare, non possiamo rientrare dalla finestra con giochi di palazzo”. “Loro” sono M5S e centrodestra, con i leader Di Maio e Salvini. Con il primo l’ex premier e’ disponibile a un incontro “in streaming, anche per fare vedere ai cittadini se hanno cambiato idea sui vaccini”, con il secondo chiarisce di “non avere nulla in comune tranne il nome”, salvo poi ammettere poco dopo, rispondendo a Fabio Fazio, di essere d’accordo con il leader leghista sul fatto che il Pd non debba essere della partita del governo. “Incontrare Di Maio si’, ma votare la fiducia a un governo Di Maio no”, afferma Renzi , che dice di parlare a titolo personale ma mette in chiaro: “Decidera’ la direzione (il 3 maggio, ndr), ci sono 52 senatori Pd e per fare il governo bisogna che 48 votino a favore e io non ne conosco uno…”.

Per l’ex premier “non e’ una ripicca” il no a Di Maio, ma rispetto del voto del 4 marzo. Un voto che a suo dire non va replicato a breve: “Tornare a votare secondo me sarebbe un gigantesco schiaffo ai cittadini”. Quindi, esclusa l’opzione di nuove elezioni nel 2018, Renzi propone di mettere mano alla legge elettorale e al bicameralismo prima di tornare alle urne. Secondo il senatore dem l’origine della paralisi di questa settimane va cercata nell’esito del referendum del 4 dicembre 2016: “Dobbiamo avere il coraggio di dire che il sistema attuale non funziona, il ballottaggio nella legge elettorale non serviva a Renzi , ma all’Italia”. Da qui la proposta: “Se non riescono a fare il governo, prima di tornare a votare si cambi la legge elettorale e si discuta una riforma costituzionale per una sola Camera che da’ la fiducia. Cosi’ si puo’ avere il ballottaggio e decidono i cittadini. E’ il momento migliore per mettere tutti insieme a discutere di regole. Le scrivano loro, noi siamo disponibili a discuterne, se vogliono davvero fare partire la terza repubblica come dicono – dice Renzi -. Apertura totale al fatto di scrivere le regole insieme. A quel punto ci sara’ un anno o due di attivita’ parlamentare. Se c’e’ un accordo sulle regole decidera’ il presidente della Repubblica la formula migliore per il Governo”. La direzione del 3 maggio dira’ se la linea dell’ex segretario sarà maggioritaria nel Pd. “Io dico la mia, decide la direzione – si schermisce l’ex premier -. I renziani? Non si puo’ dire renziani, sembra una malattia…”.

“Il Pd non riesce a liberarsi di Renzino nostante l’abbia trascinato al suo minimo storico prendendo una batosta clamorosa. Altro che discussione interna al Pd. Oggi abbiamo avuto la prova che decide ancora tutto Renzi col suo ego smisurato”. Lo scrive il capo politico M5S Luigi Di Maio su Facebook, aggiungendo: “Noi ce l’abbiamo messa tutta per fare un Governo nell’interesse degli italiani. Il Pd ha detto no ai temi per i cittadini e la pagheranno”. “Domani seguitemi in diretta sulla mia pagina Facebook. Ci saranno novità!”.

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