I genitori del bambino morto in Egitto torneranno venerdì in Italia

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Sono un mistero le cause del decesso del piccolo Andrea. La madre aveva chiesto un volo speciale per il rientro e le cure a casa del marito, ancora in gravi condizioni. La situazione si è sbloccata in serata.

di Giuseppe Marinaro

© MISAM SALEH / AFP- L’ospedale internazionale di Sharm el-Sheikh

 

AGI – Sarà un’inchiesta della magistratura egiziana, che ha subito disposto l’autopsia, a dare una certezza sulle cause della morte del piccolo Andrea Mirabile di sei anni che con la sua famiglia era in vacanza a Sharm el Sheik.

Il papà Antonio, di 46 anni, è grave. Meno preoccupanti le condizioni della mamma Rosalia Manosperti, 35 anni, che ha lanciato un appello disperato: “Abbiamo perso nostro figlio, aiutateci per favore a tornare a casa”. Dopo i sintomi di forte nausea e vomito, si erano recati presso la guardia medica che, dopo la diagnosi di intossicazione alimentare, aveva prescritto farmaci e flebo.

La mattina del sabato, però, soprattutto padre e figlio stavano peggio, ma la guardia medica ha detto di tornare più tardi. Quindi la decisione di recarsi all’ospedale internazionale di Sharm, il trasporto in ambulanza e la morte del piccolo Andrea, come ha raccontato Roberto Manosperti, cognato di Antonio Mirabile che è ricoverato in rianimazione.

Frenetici i contatti con Farnesina, spiega l’uomo, perché sia fatta rientrare al più presto la famiglia per essere assistita adeguatamente. “Sono Rosalia Manosperti – è l’appello lanciato dalla mamma attraverso Palermolive.it – e da sabato sono ricoverata insieme a mio marito nell’ospedale di Sharm el-Sheikh, dove abbiamo perso anche nostro figlio di sei anni. Chiedo a tutte le istituzioni competenti di attivarsi affinché ci riportino in Italia prima possibile con un volo speciale. Le nostre condizioni di salute non ci permettono di prendere un volo di linea normale. Aiutateci per favore a tornare a casa”.

Una situazione che si sblocca solo in serata con l’assicurazione che i due rientreranno venerdì 7 luglio in Italia. A darne conferma la Farnesina, dopo che erano stati ottenuti i permessi necessari per consentire alla compagnia assicurativa l’invio di un volo per riportare in patria la salma e i genitori.

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