I mercati temono l’incombente blocco delle ferrovie negli Stati Uniti, poi rientrato

Economia & Finanza

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Il possibile stop previsto per il 16 settembre rischia infatti di paralizzare il traffico merci e passeggeri e di far impennare ulteriormente l’inflazione.

AGI – Le Borse viaggiano deboli e miste, contrastato anche l’andamento del petrolio sulle piazze asiatiche. Il mercato ha bilanciato la debolezza della domanda con l’interruzione dell’offerta a causa dell’incombente blocco delle ferrovie negli Stati Uniti, il più grande consumatore di greggio al mondo. Il possibile stop delle ferrovie domani negli Usa rischia infatti di paralizzare il traffico merci e passeggeri e di far impennare ulteriormente l’inflazione.

L’amministrazione Biden sta valutando un’azione esecutiva per cercare di evitare il blocco che danneggerebbe l’economia in vista delle elezioni di midterm. Gli occhi degli investitori poi sono puntati sulle prossime mosse delle Banche centrali che si profilano sempre piu’ aggressive. La prossima settimana sarà la volta della Fed e della Banca d’Inghilterra, la cui riunione è stata rinviata da oggi al 22 settembre per la morte della regina Elisabetta. Ma nuovi aumenti sembrano ormai scontati.

In arrivo oggi i dati sull’inflazione ad agosto in Francia dopo quelli poco rassicuranti degli Usa e della Gran Bretagna. Nel pomeriggio attesi diversi numeri da oltreoceano: le richieste di sussidi di disoccupazione, i prezzi all’import, la produzione industriale e le vendite al dettaglio. A metà mattina è previsto poi, riguardo all’Eurozona, un intervento del vice presidente della Bce, Luis de Guindos. Già ieri il capo economista Philip Lane ha indicato diversi altri rialzi dei tassi di interesse “tanto più consistenti quanto più ampio sarà il divario dal tasso terminale”.

E Francois Villeroy ha affermato che la Bce potrebbe raggiungere il tasso neutro entro la fine dell’anno. È invece ormai quasi certo che la Fed effettuerà un altro mega-aumento dei tassi nella riunione della prossima settimana.

Sul fronte bellico invece prosegue la controffensiva dell’Ucraina sia a sud che nell’est, con il presidente Volodymyr Zelensky che ha promesso di portare il Paese alla vittoria. Oggi invece c’è attesa per l’incontro tra i presidenti di Russia e Cina, Vladimir Putin e Xi Jinping, al vertice di Samarcanda, in Uzbekistan.

Scongiurato lo sciopero dei treni che minacciava di paralizzare gli Stati Uniti

L’amministrazione Biden soddisfatta per aver evitato disagi e ripercussioni sull’economia e che il blocco facesse ulteriormente impennare l’inflazione. Sullo sfondo, infine, c’è il voto di Midterm-

AGI –  Scongiurato lo sciopero delle ferrovie previsto per sabato negli Usa dopo oltre 20 ore di trattative: il possibile blocco rischiava di paralizzare il traffico merci e passeggeri e di far impennare ulteriormente l’inflazione. Insomma avrebbe danneggiato l’economia statunitense a meno di due mesi dalle elezioni di medio termine.

A dare l’annuncio di “un accordo provvisorio” tra le compagnie ferroviarie statunitensi e i sindacati è stato il presidente Joe Biden. “È una vittoria importante per la nostra economia e per il popolo americano”, si legge nella nota pubblicata sul sito della Casa Bianca. “I lavoratori delle ferrovie otterranno una retribuzione migliore, migliori condizioni di lavoro e una maggiore tranquillità per quanto riguarda i costi dell’assistenza sanitaria, conquistati con fatica”, prosegue la Casa Bianca.

“Ringrazio i sindacati e le compagnie ferroviarie per aver negoziato in buona fede e per aver raggiunto un accordo provvisorio che manterrà il nostro sistema ferroviario in funzione ed eviterà le interruzioni della nostra economia”, ha aggiunto.

Il possibile blocco delle ferrovie avrebbe danneggiato l’economia in vista delle elezioni di midterm. Il segretario al Lavoro Usa Marty Walsh aveva organizzato a Washington un incontro con i funzionari delle ferrovie merci e dei sindacati per evitare lo sciopero.

Il Dipartimento del Lavoro ha dichiarato che l’incontro è l’ultimo degli “impegni sostenuti e degli sforzi concreti dell’amministrazione Biden per incoraggiare le parti a raggiungere un accordo reciprocamente vantaggioso”. Le trattative si sono concentrate sulle disposizioni relative ai giorni di ferie e di malattia, con i dipendenti che lamentano di dover lavorare a volte a lungo a causa della carenza di personale.

L’amministrazione Biden aveva predisposto piani di emergenza per garantire le consegne di merci critiche, facendo al contempo pressione sulle ferrovie e sui sindacati affinché raggiungesse un accordo.

Le ferrovie, tra cui Union Pacific, Berkshire Hathaway’s Bnsf, Csx e Norfolk Southern, avevano tempo fino a un minuto dopo la mezzanotte per raggiungere un accordo provvisorio con tre sindacati che rappresentano circa 60.000 lavoratori.

I gruppi del settore alimentare, energetico, automobilistico e della vendita al dettaglio avevano chiesto al Congresso di intervenire, affermando che un blocco delle ferrovie avrebbe messo a repentaglio qualsiasi cosa, dalle forniture globali di grano alle spedizioni di merci legate allo shopping delle festività natalizie.

L’Associazione dei raffinatori di mais e l’Associazione nazionale dei coltivatori di mais avevano dichiarato che un’interruzione del lavoro “avrebe paralizzato la produzione agricola e le catene di approvvigionamento degli Stati Uniti e aggravato l’inflazione dei prezzi dei prodotti alimentari”.

This is such a hugely under-covered story–with massive potential political consequences. Not to mention our ability to get, well, almost everything (rail carries 30% of the nation’s freight!) https://t.co/aNi1RGV5r8

— alexwagner (@alexwagner) September 14, 2022

Il sistema ferroviario garantisce il 24% delle spedizioni di cereali negli Stati Uniti, di cui circa la metà (691.000 carichi di auto) è costituita da mais. Già da lunedì le ferrovie avevano smesso di accettare le spedizioni di materiali pericolosi come il cloro e le sostanze chimiche utilizzate nei fertilizzanti, per evitare che rimangano bloccati in luoghi non sicuri in caso di interruzione del traffico ferroviario.

Il settore energetico statunitense si affida alle ferrovie per la movimentazione di carbone, petrolio greggio, etanolo e altri prodotti. La ferrovia passeggeri statunitense Amtrak, che utilizza i binari mantenuti dalle ferrovie merci, sta affrontando crescenti interruzioni.

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