I russi bombardano vicino a Leopoli

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Colpita la base al confine polacco che ospitò le manovre con la Nato

L’attacco su Yavoriv, a una ventina di chilometri dalla frontiera, arriva dopo che Mosca aveva avvertito di considerare “bersagli legittimi” i carichi di armi straniere per Kiev. A settembre vi si era svolta un’esercitazione con 2mila militari stranieri. Il conflitto si avvicina alla città dell’ovest patrimonio dell’Unesco dove sono state trasferite le ambasciate

© DIMITAR DILKOFF / AFP

AGI – In diverse parti dell’Ucraina, di buon mattino, sono risuonate le sirene dei raid aerei: lo riferisce l’agenzia di stampa ucraina Ukrinform.  Gli allarmi sono risuonati a Zhytomyr, a ovest della capitale Kiev, ma anche nelle regioni di Ternopil, Rivne e Ivano-Frankivsk più a ovest; inoltre nella regione di Volyn nel nord-ovest e di Kramatorsk nell’Ucraina orientale.

Intanto si è saputo che era un obiettivo militare quello colpito dai missili russi alle porte di Leopoli, all’alba, vicino al confine polacco. Il sindaco della città ha confermato che nel mirino dell’attacco russo c’era il Centro internazionale per la pace e la sicurezza. Il centro si trova nel distretto di Yavoriv, ​​a circa 30 km a nord-ovest di Leopoli, ed è un campo di addestramento militare. I russi avrebbero lanciato 8 missili.

 

Citando le informazioni dell’amministrazione militare regionale di Leopoli, Sadovyi ha affermato che i russi hanno lanciato 8 missili, secondo le prime informazioni. Non è ancora noto se ci siano vittime. “Informazione urgente da parte dell’amministrazione militare regionale” scrive il sindaco. “Gli occupanti hanno effettuato l’aviaryaudar sul Centro Internazionale per la Pace e la Sicurezza. Secondo i dati preliminari, hanno lanciato 8 missili. Si stanno preparando informazioni sulle vittime.Tutti i dettagli saranno comunicati in seguito.Non pubblicate foto e video dai luoghi di riprese. Fate attenzione e fidatevi solo delle fonti ufficiali di informazione”.

Ieri il presidente ucraino Volodimyr Zelensky aveva detto:”da Mosca approccio diverso, ora parliamo”. Il presidente ucraino vede spiragli di dialogo ma ribadisce la sua richiesta: “Serve una No fly zone’, l’Europa non ci dimentichi”. Telefonata con il premier israeliano Bennet. Secondo il Jerusalem Post la Russia apre a negoziati a Gerusalemme.

Intanto il presidente americano Joe Biden ha dato il via libera di Washington ad altri 200 milioni di dollari in armi. Il Dipartimento di Stato americano: “Lavoriamo per mettere gli ucraini nella posizione negoziale più forte possibile”.

Intanto le Nazioni Unite hanno reso noto il bollettino secondo cui dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina a oggi sono rimasti uccisi 579 civili, fra cui 42 bambini, e altri 1.002 sono rimasti feriti. “La maggior parte di questi civili è stata colpita da potenti armi esplosive come le bombe dell’artiglieria pesante, i lanciarazzi multipli e i missili lanciati da aerei”, afferma l’Onu.

Secondo l’Ufficio per i diritti umani dell’organizzazione, il numero dei morti e dei feriti è “di gran lunga più alto, soprattutto nei territori controllati dal governo (di Kiev, ndr) e soprattutto negli ultimi giorni”, con il conflitto che si è intensificato in località come Kharkiv, Mariupol e Donetsk, “dove secondo alcune fonti vi sono centinaia di morti e feriti civili”.

 

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  •  10:16

    Rapito un altro sindaco nella regione di Zhaporizhzhia

    È stato rapito un altro sindaco nella regione di Zhaporizhzhia, in Ucraina: Yevgeny Matveyev, il sindaco di Dniprorudny. Lo ha riferito Oleksandr Starukh, capo dell’amministrazione della regione. Si tratta del secondo rapimento del sindaco nella regione di Zhaporizhzhia. L’11 marzo, i russi hanno rapito il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov. Nella telefonata con il premier israeliano, Naftali Bennett, il presidente Volodymyr Zelensky, avrebbe chiesto anche aiuto per la liberazione di Fedorov.

  •  09:41

    Il governatore di Leopoli, 9 morti alla base di Yavoriv

    Ci sono stati nove morti e 57 persone ferite nell’attacco alla base militare a Yavoriv. Lo ha riferito il governatore della regione di Leopoli, secondo il quale la Russia ha lanciato 30 razzi contro la struttura militare.

  •  09:39

    A base Yavoriv “attacco terroristico a pace”

    E’ stato “un nuovo attacco terroristico alla pace e alla sicurezza vicino al confine Ue-Nato” il lancio di missili russi contro la base militare ucraina di Yavoriv: lo riferisce il ministero della Difesa ucraino, secondo il quale nella base lavorano “istruttori militari stranieri”. A Kiev ancora non si parla di vittime causate dall’attacco.

  •  09:29

    La portavoce di Navalny: tutti alla manifestazione oggi

    “Esorto tutti ad andare alla manifestazione quest’oggi”: è l’appello su Twitter di Kyra Yarmish, la portavoce di Alexei Navalny, il principale oppositore russo. Navalny, che è in carcere, ha chiesto per oggi manifestazioni di protesta alla guerra in Ucraina in tutte le città russe.

    L’oppositore di Putin ha lanciato un appello dal carcere ai russi perché scendano in piazza contro la guerra

  •  09:21

    Zelensky un’ora al telefono con il premier israeliano

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il primo ministro israeliano Naftali Bennett hanno parlato sabato sera per un’ora al telefono. I due, ha reso noto l’ufficio del premier israeliano, hannno parlato di come fermare i combattimenti e di come Israele possa contribuire agli sforzi per disinnescare la crisi. Sabato, Zelensky ha chiesto che i colloqui diretti con Putin si tengano a Gerusalemme, con la mediazione di Israele. Il presidente russo Vladimir Putin starebbe prendendo in considerazione la proposta e anzi, secondo il Jerusalem Post, è pronto a svolgere i colloqui a Gerusalemme.

  •  09:06

    In Gran Bretagna, 350 sterline al mese a chi ospita un rifugiato

    In Gran Bretagna, le famiglie riceveranno 350 sterline al mese (l’equivalente di 420 euro) per fornire una stanza agli ucraini in fuga dall’invasione russa. Il programma si chiama Homes for Ukraine e probabilmente è uno dei primi al mondo che retribuisce chi ospita rifugiati: consentirà a individui, enti di beneficenza, gruppi comunitari e aziende di offrire alloggio agli ucraini, in primis quelli che hanno legami familiari con il Regno Unito. Si chiede di fornire una casa o una stanza gratuitamente per un minimo di sei mesi. I rifugiati avranno diritto al lavoro e all’accesso a tutti i servizi pubblici; e tre anni di permesso di soggiorno.

  •  09:05

    Nella base di Yavoriv istruttori militari stranieri

    Nella base militare ucraina di Yavoriv, attaccata stamane dai missili russi, lavorano istruttori militari stranieri. Lo riferisce il ministero della Difesa ucraino, secondo la reuters.

  •  08:44

    Kiev: “Niente pseudo-repubbliche né referendum”

    Niente pseudo-repubbliche nè pseudo- referendum: è altolà del governo di Kiev alla Russia che sta cercando di creare nuove strutture amministrative sul territorio conquistato. L’allerta è stato lanciato dal consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, dopo la notizia uscita su alcuni media locali che i russi – che hanno occupato la città – vorrebbero organizzare un referendum per creare una nuova repubblica separatista a Kherson, sulla scorta di quelle a Donetsk e Lugansk. “Qualsiasi iniziativa per tenere “referendum”, sessioni fittizie di consigli locali, distribuzione di passaporti nelle città occupate dell’Ucraina meridionale – Kherson, Kakhovka, Henichesk – sono assolutamente insignificanti. Le truppe russe lasceranno il territorio, i collaboratori saranno perseguiti”, ha scritto su Twitter.

  •  08:41

    Il sindaco di Ivano-Frankivsk, colpito di nuovo l’aeroporto

    Le forze russe hanno attaccato la base aerea di Ivano-Frankivsk, a poca distanza da Leopoli, nelle prime ore del giorno: lo ha riferito il sindaco della città, Ruslan Martsinkiv.

    Martsinkiv ha aggiunto che l’aeroporto è stato l’obiettivo degli attacchi russi per il secondo giorno consecutivo.

  •  08:31

    Gb: “Mosca tenta accerchiare Kharkiv, si spinge a Ovest”

    In Ucraina, le forze russe stanno cercando di accerchiare Kharkiv, nell’Est del Paese e intanto si spingono a Ovest. Nel Sud, oltre ad assediare Mariupol, cercano di aggirare Lykolaiv nel tentativo di raggiungere Odessa. E’ la lettura che dà l’intellligence britannica di quanto sta accadendo sul terreno in Ucraina. Secondo Londra, “le forze russe stanno tentando di avvolgere le forze ucraine nell’Est del Paese mentre avanzano dalla direzione di Kharkiv a Nord e Mariupol a Sud. Le forze russe che avanzano dalla Crimea stanno tentando di aggirare Mykolaiv e intanto cercano di spingersi a Ovest verso Odessa”.

  •  07:30

    Sirene in varie città. A Leopoli colpito sito militare

    In diverse parti dell’Ucraina, di buon mattino, sono risuonate le sirene dei raid aerei: lo riferisce l’agenzia di stampa ucraina Ukrinform. Gli allarmi sono risuonati a Zhytomyr, a ovest della capitale Kiev, ma anche nelle regioni di Ternopil, Rivne e Ivano-Frankivsk più a ovest; inoltre nella regione di Volyn nel nord-ovest e di Kramatorsk nell’Ucraina orientale. Intanto si è saputo che era un obiettivo militare quello colpito dai missili russi alle porte di Leopoli, all’alba, vicino al confine polacco. Il sindaco della città ha confermato che nel mirino dell’attacco russo c’era il Centro internazionale per la pace e la sicurezza. Il centro si trova nel distretto di Yavoriv, ​​a circa 30 chilometri a nord-ovest di Leopoli, ed è un campo di addestramento militare. I russi avrebbero lanciato 8 missili.

  •  07:29

    Biden, Putin contava su Occidente diviso, non è così

    “Putin contava su una NATO divisa, un Occidente diviso e, francamente, un’America divisa. Ma non ha avuto niente di tutto questo”. Lo scrive il presidente Usa, Joe Biden, su twitter.

  •  07:22

    Washington Post, attacchi russi in almeno 9 ospedali

    Gli attacchi russi alle città ucraine hanno colpito almeno 9 strutture mediche. E’ quanto scrive il Washington Post. Il quotidiano Usa ha esaminato più di 500 video e foto, post sui social media degli ospedali, ha parlato con testimoni e dipendenti dell’ospedale e ha confrontato i dettagli chiave di questi incidenti con i rapporti di funzionari ucraini, le Nazioni Unite , l’Organizzazione Mondiale della Sanità, Human Rights Watch e il Center for Information Resilience e ACLED, un gruppo che monitora i conflitti armati in tutto il mondo. Secondo il Post, ci sono almeno nove strutture ospedaliere, incluso l’ospedale di Mariupol, che hanno subito danni diretti a seguito di un attacco russo segnalato. Ci sono state vittime in almeno tre degli incidenti verificati. Tre delle strutture servivano specificamente donne o bambini.

  •  07:18

    Stoltenberg, Putin potrebbe usare armi chimiche

    Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha affermato che la Russia potrebbe utilizzare armi chimiche dopo l’invasione dell’Ucraina e che una tale mossa sarebbe un crimine di guerra. Reuters riferisce che Stoltenberg ha detto al quotidiano tedesco Welt am Sonntag che il Cremlino sta inventando falsi pretesti per giustificare il possibile uso di armi chimiche: “Negli ultimi giorni abbiamo sentito affermazioni assurde sui laboratori di armi chimiche e biologiche. Ora che queste false affermazioni sono state fatte, dobbiamo rimanere vigili perché è possibile che la stessa Russia possa pianificare operazioni con armi chimiche in base a questa fabbricazione di bugie. Sarebbe un crimine di guerra”. Stoltenberg ha aggiunto che, benchè il popolo ucraino stia resistendo con coraggio all’invasione russa, è probabile che i prossimi giorni porteranno difficoltà ancora maggiori.

  •  07:16

    Leopoli sotto attacco, esplosioni a Kherson

    Molteplici esplosioni sono state udite nelle città di Leopoli e Kherson, Leopoli è sotto attacco missilistico delle forze russe. Lo riferisce il quotidiano ucraino Kyiv Indipendent. Le notizie di esplosioni a Leopoli vengono confermate da giornalisti e testimoni sul posto, riferisce il Guardian. Diverse esplosioni sono state udite poco prima delle 6 ora locale alla periferia della città che si trova nella zona nord-occidentale del Paese, vicino al confine dell’Ucraina con la Polonia. È la prima volta dall’inizio dell’invasione che alle sirene sono seguite esplosioni.

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