I test missilistici incrociati fanno salire la tensione fra le Coree

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Il Nord lancia due missili sul Mar del Giappone, il Sud fa il primo lancio da sottomarino

Sale la tensione tra le due Coree, che si sfidano a distanza nel giro di poche ore sul piano missilistico. La Corea del Nord ha lanciato due missili balistici nel Mar del Giappone, in quella che è la seconda provocazione di Pyongyang in meno di una settimana, e a cui Seul ha risposto indirettamente con il primo test di un missile balistico da lancio sottomarino (Slbm).

I due missili balistici nord-coreani sono stati lanciati dopo le 12.30, ora locale, dalla provincia centrale nord-coreana di Yangdok: hanno compiuto un volo di 800 chilometri raggiungendo un’altezza massima di 60 chilometri, secondo i rilevamenti del Comando Congiunto sud-coreano, prima di finire nel Mare del Giappone.

Il lancio è avvenuto a soli due giorni dalla notizia dei test di un nuovo tipo di missili da crociera a disposizione di Pyongyang, e mentre il dibattito sulla Corea del Nord sembra riprendere quota: lunedì, a Tokyo, si sono incontrati i rappresentanti per la questione nord-coreana di Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone, mentre oggi a Seul il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha avuto colloqui sia con il presidente sud-coreano, Moon Jae-in, che con il suo omologo, Chung Eui-yong.

Il doppio lancio di Pyongyang è stato definito “oltraggioso” dal primo ministro giapponese, Yoshihide Suga, il primo a commentare la provocazione di Pyongyang, e una violazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Forti critiche sono arrivate anche dagli Stati Uniti. Il doppio lancio, ha sottolineato il Comando Usa dell’Indo-Pacifico in una nota, pur non essendo una “minaccia immediata” agli Stati Uniti e ai suoi alleati, “evidenzia l’impatto destabilizzante del programma di armi illecito” della Corea del Nord. 

Il presidente sud-coreano Moon Jae-in, invece, ha deciso di convocare i vertici del Consiglio di Sicurezza Nazionale, ma prima ha assistito al test, avvenuto “con successo”, del primo Slbm sviluppato dalla Corea del Sud, che pone il Paese asiatico in un elenco ristretto di sette nazioni che hanno già a disposizione questa tecnologia (assieme a Stati Uniti, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia e India, e con la Corea del Nord che rivendica un simile risultato dopo i test compiuti in anni recenti).

Il nuovo Slbm avrà un “grande ruolo” nello stabilimento della pace nella penisola coreana, ha sottolineato in una nota il palazzo presidenziale di Seul, e rappresenta un “sicuro deterrente alle provocazioni nord-coreane”. Chi smorza i toni, invece, è la Cina, che vuole la ripresa del dialogo con Pyongyang e che è tornata a chiedere moderazione sulla questione nord-coreana.

Da Pechino, il portavoce del Ministero degli Esteri Zhao Lijian ha invitato per la seconda volta in pochi giorni alla calma sulla questione nord-coreana, dopo le critiche di Stati Uniti e Giappone ai test compiuti dal regime di Kim Jong-un nel fine settimana, che non rappresentavano – al contrario dei lanci di oggi – una violazione esplicita delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.Agi

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