I testimoni: “Willy colpito quando era già a terra”.  Cosa dicono i risultati della prima autopsia

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Confermati gli arresti dei quattro indagati, uno va ai domiciliari. Un amico di Willy: “Ci hanno aggredito con violenza inaudita”. Il legale dei fratelli Bianchi: “Ho ricevuto minacce di morte”.


Willy Monteiro Duarte – Instagram 

AGI –  Lesioni in diverse parti del corpo, non solamente su torace e addome. Un quadro politraumatico dovuto al pestaggio subito. E’ questo il primo risultato dell’autopsia eseguita all’istituto di medicina legale di Tor Vergata sul corpo di Willy Monteiro, il 21enne ucciso a calci e pugni nella notte tra sabato e domenica a Colleferro, vicino Roma. Secondo quanto si apprende, il primo esame si è svolto nel pomeriggio ed è durato circa 3 ore e mezzo.

Le parole del Gip

È stato un apprezzamento rivolto ad alcune ragazze del gruppo di Colleferro da parte di ragazzi del gruppo di Artena a determinare la rissa che ha poi portato al pestaggio mortale di Willy Monteiro. A raccontare i fatti – secondo l’ordinanza del gip di Velletri Giuseppe Boccarrato – è Federico Riccardo Zurma: “Mentre stavamo scendendo lungo le scale che portano a Largo Oberdan poco dopo l’1.30 – è il suo ricordo – siamo stati avvicinati io ed altri amici da tre ragazze di nostra conoscenza che hanno spiegato di essere state importunate da alcuni ragazzi di Artena. Io ed il mio amico Alessandro, fidanzato di una delle tre giovani, siamo andati a chiederne conto. Abbiamo iniziato a discutere, ho ricevuto un pugno e poi è scoppiato il parapiglia. In tanti ci hanno separato. Quando stavo per allontanarmi ho notato un altro gruppetto di persone che litigava a calci e pugni. Qualcuno mi ha detto che quello a terra steso era Willy”

Il racconto degli altri testimoni

Quando già Willy Monteiro “era caduto a terra, tutti e quattro gli aggressori infierivano su di lui, sferrando calci e pugni. Nello scendere dall’autovettura, gli aggressori hanno subito aggredito Willy che si trovava dal lato della macchina più vicina ai predetti senza proferire minacce o alcun genere di parola”. È il racconto di un testimone riportato nell’ordinanza del gip di Velletri Giuseppe Boccarrato sull’aggressione a Colleferro costata la vita al 21enne di Paliano.

“Nelle persona effigiata nella foto n.4 (raffigurante Gabriele Bianchi, uno degli arrestati, ndr) mi sembra di riconoscere l’aggressore che ha sferrato il primo calcio al petto di Willy”, ha aggiunto il teste che ha precisato: “Aveva capelli corti rasati di colore chiaro, alto, corporatura da palestrato”.

Ho un vivido ricordo di un paio di loro (degli aggressori, ndr), non ricordo però chi di preciso, che addirittura saltavano sopra al corpo di Willy steso in terra e già inerme”. È uno dei passaggi piu’ drammatici del racconto di uno dei testimoni riportato nell’ordinanza di convalida dell’arresto dei 4 giovani accusati dell’omicidio di Willy Monteiro. “Per quanto io ricordi – continua il testimone – tutti i ragazzi da me descritti sferravano calci e pugni contro me e Willy”.

Nell’ordinanza di custodia cautelare del gip di Velletri a carico degli aggressori di Willy Monteiro è scioccante la testimonianza di Emanuele Cenciarelli, il giovane che la notte tra sabato e domenica era in compagnia del 21enne assassinato. “Stavamo tornando alla macchina, parcheggiata in largo Oberdan quando abbiamo sentito dei giovani discutere violentemente – è il ricordo del testimone -. Willy si è voltato ed ha riconosciuto in uno dei protagonisti un suo amico, Federico. Si è avvicinato ed io vedendo la gravità del diverbio l’ho dissuaso dall’intervenire. Mi ha dato ascolto e ci siamo incamminati verso l’auto senza accorgerci di essere inseguiti. In pochi minuti siamo stati circondati da quattro giovani che ci hanno aggredito con una ferocia inaudita. Ho cercato di fare scudo con il mio corpo a Willy che era a terra. Io stesso sono stato picchiato. Per venti minuti abbiamo subito l’aggressione. Poi sono andati via. Willy era a terra svenuto e non parlava”.

Convalidato l’arresto

Il gip del tribunale di Velletri, intanto, ha convalidato gli arresti dei quattro giovani accusati dell’omicidio del 21enne Willy Monteiro, ucciso a calci e pugni a Colleferro in una rissa tra sabato e domenica. Restano in carcere i fratelli Gabriele e Marco Bianchi assieme a Mario Pincarelli mentre Francesco Belleggia ha ottenuto i domiciliari.

L’avvocato Massimiliano Pica, che, assieme al padre Mario, difende tre dei quattro arrestati, ha intanto fatto sapere di aver ricevuto delle minacce di morte:  “Sono esterrefatto per tanta ignoranza – ha  commentato – il diritto dalla difesa è uno dei punti cardine della Costituzione Italiana”. 

“I genitori di Willy sono affranti, distrutti, nel loro composto dolore ma al momento non intendono rilasciare dichiarazioni. In merito all’interrogatorio dei quattro aggressori e alle giustificazione di due di loro, resto basito”. Composto e pacato l’avvocato Memmo Marzi, difensore dei genitori di Willy Monteiro, rompe il silenzio e davanti l’abitazione della famiglia di origini capoverdiane, parla con la stampa. “Willy – spiega il penalista – non è caduto e morto mentre faceva jogging e se le cose fossero andate come loro sostengono, allora avrebbero dovuto soccorrerlo e portarlo in ospedale”. I funerali del 21enne ucciso nella notte tra sabato e domenica, salvo imprevisti, potrebbero essere celebrati nella giornata di sabato presso il campo sportivo di Paliano.

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