Il 2022 dell’automotive parte in retromarcia: a gennaio immatricolazioni a -19,7%

Economia & Finanza

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Secondo i dati del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, a gennaio sono state immatricolate 107.814 autovetture a fronte di 134.198 immatricolazioni dello stesso mese dell’anno precedente.

Anton J. Geisser – Auto usate

AGI – Il 2022 inizia ancora con un pesante segno negativo per il mercato dell’auto in Italia, con un nuovo tonfo delle immatricolazioni, per il settimo mese di fila.

Secondo i dati del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, a gennaio sono state immatricolate 107.814 autovetture a fronte di 134.198 immatricolazioni dello stesso mese dell’anno precedente, con una diminuzione di quasi il 20% (19,7%).

I trasferimenti di proprietà sono stati 348.137 a fronte di 259.244 passaggi registrati a gennaio 2021, con un aumento del 34%. Il volume globale delle vendite mensili, pari a 455.951, ha interessato per il 23,65% vetture nuove e per il 76,35% vetture usate. Le immatricolazioni rappresentano le risultanze dell’Archivio Nazionale dei Veicoli al 31.01.2022, mentre i dati relativi ai trasferimenti di proprietà si riferiscono alle certificazioni rilasciate dagli Uffici della Motorizzazione nel mese di gennaio 2022.

“È ancora viva l’eco dell’ottimo risultato conseguito dal nostro Paese con la crescita del 6,5% del Pil nel 2021, ma a frenare gli entusiasmi arriva subito la doccia gelata della notizia di un altro dato catastrofico per il mercato dell’auto”.

Così il Centro Studi Promotor commenta il dato sulle immatricolazioni a gennaio. “La gravità della situazione è messa bene in luce dal fatto che, se si proietta il dato del gennaio scorso sull’intero 2022 – sottolinea Promotor – si ottiene un volume di immatricolazioni, per l’intero 2022, di 1.198.000 autovetture con un calo del 17,8% sul 2021”. 

Secondo il Centro Studi Promotor, “l’attuale situazione del mercato dell’auto è, dunque, assolutamente anomala, non solo perché per livello di immatricolazioni ci riporterebbe agli anni ’60 del secolo scorso, ma anche perché l’andamento del settore rischia di essere in netto contrasto con quello dell’economia”.

E spiega: “Nel 2021 il Pil italiano, rispetto al 2020, è cresciuto del 6,5% e il mercato dell’auto è cresciuto del 5,5%, ma per il 2022, mentre ci si attende secondo Bankitalia una crescita del Pil del 3,8%, il mercato dell’auto, se non si inverte la tendenza in atto, potrebbe far registrare un calo del 17,8%”.

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