Il Bari e Vivarini – Entro domani o dentro o fuori

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Ieri abbiamo scritto, in relazione all’incontro tra Vivarini e Scala, che era una questione privata parafrasando Fenoglio. Oggi scriviamo che è una questione di tempo. Già, perché l’incontro tra l’allenatore e la società rappresentata da Matteo Scala, già previsto per giovedì, è slittato nel fine settimana perché le cose da dirsi sono importanti e non ci incontra, mica, al Papeete per un mojito sotto l’ombrellone dispensando selfie qua e là, come va di moda di questi tempi per una certa schiera politica. Si deve parlare del futuro del Bari, di un futuro che ha solo un obiettivo: la promozione diretta in serie B. Altro che chiacchiere.

L’incontro dovrebbe tenersi alle porte di Pescara (la Gazzetta del Mezzogiorno parla anche della possibilità di incontrarsi in una località ligure, “zona” di pertinenza di Matteo Scala), e non ci saranno ulteriori rinvii perché da lunedì Vivarini sarà in vacanza coi suoi cani in Bosnia a cacciar beccacce.

La proprietà ha l’allenatore come punto fermo, nel senso che ripone la fiducia su di lui e, dunque, si cercherà di venire incontro per ciò che riguarda la “spesa”, ma è anche vero che la reciprocità potrà concretizzarsi se le esigenze dell’allenatore combaceranno con quelle societarie. Occorrerà capire quanti giocatori, numericamente, serviranno, quanti saranno coloro che non faranno parte del progetto e che tipo di investimento occorre per rimodulare il Bari così da vincere il torneo.

Vivarini ha le idee chiare a tal proposito. Lui – come scrive la Gazzetta del Mezzogiorno – gradirebbe almeno cinque giocatori titolari sopratutto a centrocampo e in attacco, mentre per la difesa si dovrà lavorare in base alle uscite dal momento che anche lì dietro serve qualcosa, soprattutto in rapidità. Occorreranno giocatori pronti ad essere gettati nella mischia sin da subito, gente esperta col coltello tra di denti e che sappia, nel contempo, elevare il tasso tecnico.

Ci vorranno giocatori intercambiabili con le previste cinque sostituzioni. Non dovrà essere una rivoluzione ma l’impressione è quella che almeno una decina saranno le facce nuove.

Il tecnico abruzzese, relativamente al budget messo a disposizione dalla società, è convinto che per accontentarlo non servirà svenarsi, ma occorrerà puntare su tre giocatori cardine e su alcuni giocatori funzionali al suo modo di gioco. E in questo frangente che viene fuori il nome di Ninkovic già cercato nel mercato invernale, giocatore in cima ai pensieri del tecnico che lo conosce bene, così come circola il nome di Alfredo Donnarumma, ma il suo apporto al Bari sembra un’utopia considerato il notevole ingaggio, senza dimenticare la sua improbabile volontà di scendere in C. Noi facciamo dei nomi in quanto le nostre fonti di riferimento ce lo confermano, ma poi tra il dire ed il fare c’è sempre di mezzo il mare.

Una volta terminato l’incontro tra il DS e Vivarini, il primo renderà conto a De Laurentiis ciò che ne è scaturito e di conseguenza ci si muoverà. E non sarà un caso se l’annuncio ufficiale della riconferma o meno dell’allenatore slitti alla settimana prossima in quanto ci vorranno alcuni giorni prima di prendere una decisione definitiva.

Tenere la pista Vivarini ancora accesa, esclude qualsiasi alternativa tecnica. Ove la pista Vivarini non dovesse proseguire, dovrebbe essere pronto Auteri che, se non altro, conosce molto bene il girone meridionale della serie C oltre ad aver due promozioni nel suo palmares. In calo sarebbero le quotazione di Marco Baroni a causa del suo notevole ingaggio. Per Tesser il discorso è legato ai suoi playoff col Pordenone ma anche questa pista appare complicata. Ma con questa dirigenza, si sa, nulla è impossibile, ma nel contempo non si gettano i soldi.

 

Massimo Longo

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