Il Bari, le frenesie del mercato e ciò che ne sarà della rosa attuale

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Fa caldo sin da maggio, chissà cosa ne sarà di noi a luglio e ad agosto, periodi di ritiri di squadre di calcio, di rodaggio, di coppe Italia e di inizio campionato. Il troppo caldo, è noto, dà alla testa e la gente, i tifosi, sono pure disposti a subirne le conseguenze e a soffrire il caldo a patto, però, di pendere dalle colonne dei vari giornali, di testate on line, in cerca di visibilità che accostano al Bari giocatori di varia estrazione che, poi, puntualmente, non arrivano, tifosi che già cominciano a pensare al prossimo campionato, loro non vanno in ferie, no, loro amano il Bari e vogliono – anzi pretendono – una squadra all’altezza di un campionato che si preannuncia molto difficile a causa di “squadroni” che sicuramente lotteranno per la promozione diretta, forti anche di solidità economiche alle spalle tra americani, petrolieri, fondi di investimento e, perché no, mettiamoci pure industrie solide finanziariamente come quella dei De Laurentiis che quanto a disponibilità economica non è seconda a nessuno anche perché i loro risultati tra serie A e serie C hanno parlato chiaro.

La gara di ieri di Champion’s ha detto che per vincere non basta dominare un avversario, creare numerose occasioni da rete (sbagliandone tutte), no, è sufficiente, piuttosto, una difesa di ferro, un bravo portiere e ottimizzare l’unica occasione reale da gol, magari sbagliandone qualche altra, insomma il classico gioco all’italiana che, si sa, paga sempre sin dai tempi remoti, altro che “fortuna di Ancelotti”, diremmo bravura perché non si vincono decine e decine di trofei in Europa e in Italia se non si è bravi, la fortuna che pure c’è, è solo marginale ma la fortuna occorre trovarsela, guadagnarsela, non arriva in testa improvvisamente. Bolchi col Bari e col Lecce, Trapattoni, Rocco, Pugliese, hanno vinto tantissimo col catenaccio e col gioco all’italiana, così come Bearzot.

E i tifosi baresi, sul web, hanno commentato questa gara esprimendo pareri personali rispettabili accostando il gioco di Ancelotti a quello di Mignani che pur avendo brillato poche volte, ha sempre (o quasi) ottenuto risultati positivi. E la musica non cambierà quest’anno perché il tecnico genoano, che ama De André, continuerà col suo 4-3-1-2, modulo diverso da quello di Ancelotti ma sempre efficace.

Piuttosto occorre scrutare nella rosa attuale piuttosto di creare aspettative nei tifosi a riguardo di eventuali “nomi” nuovi. Occorre capire chi rimarrà e chi andrà via.

In difesa sicuramente lasceranno Bari Mane e Perrotta, per il resto del gruppo difensivo si profila un’attenta e meticolosa analisi tra l’allenatore e il DS perché disfarsi di anche uno del gruppo di difesa attuale potrebbe essere una mossa sbagliata, anche perché in serie C è stata la difesa che ha subito meno gol di tutte anche se in comproprietà con altra due squadre, ma la B non sarà la C e, dunque, qualcosa dovrà essere cambiato ragionevolmente.

Crediamo che a centrocampo occorreranno almeno tre nuovi innesti che andrebbero a tutelare il trio già persistente Maiello, Maita e D’Errico che riteniamo possano essere considerati i titolari a meno che Polito non peschi dal cilindro qualche altro colpo. Certo è che Misuraca, Andreoni, Lollo, e De Risio, insieme ai giovani Stasi e Rossetti, quasi sicuramente andranno via, qualche chance di conferma si profilerebbe per Bianco e per Scavone che hanno anni ed anni di esperienza in serie B e che potrebbero sempre tornare utile alla causa.

In attacco sicuramente non faranno parte della batteria d’attacco Mercurio, Paponi e Citro, il resto dovrebbe essere confermato insieme a Botta al qualche però occorrerà affiancare con un degno sostituto. E di Galano, presunto sostituto di Botta, ne vogliamo parlare? Sarà confermato? In questi sei mesi ha decisamente deluso, mai un dribbling serio, pochissime volte lo abbiamo visto saltare l’uomo, zero, praticamente, i tiri in porta. E se dovesse essere confermato, continuerà a giocare in un ruolo non suo? Se così fosse forse sarebbe meglio lasciarlo partire perché in serie B non si possono regalare uomini agli avversari. Invece ci sono molte chance per una conferma di Mallamo che riteniamo imprescindibile nel nuovo Bari.

Massimo Longo

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