Il Bari rimane nell’inferno della C. Reggio Audace in B

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Il sogno di una notte di mezza estate svanito in 90 minuti. Bari, dunque, is back. Si, ma in C. Sul pennone di Reggio Emilia rimane il Tricolore perché i tifosi baresi erano già preparati ad ammainare la bandiera italiana per issare quella biancorossa. Purtroppo. Bandiere, festeggiamenti in città nel cassetto con un magone grosso così. Forse c’era troppa euforia attorno a questa partita e chissà, i giocatori potrebbero averne risentito, ma è sol una ipotesi. Sta di fatto che il Bari perde la partita,male, e perde soprattutto la serie B. Anche meritatamente. Poche, infatti, le azioni degne di nota, il solo gol di Antenucci nel secondo tempo annullato dall’arbitro con qualche dubbio, è stata l’unica occasione degna di nota.

Primo tempo con la Reggio Audace che si rende pericolosa in ben due occasioni con due legni beccati da Karbgo, poi in maniera sterile è il Bari a riprendere terreno ma ne esce solo un tiro arcuato di Antenucci che va fuori di poco. Poi il nulla. La Reggiana nel secondo tempo va subito in vantaggio con Kargbo e poi è il Bari a tenere il pallino del gioco senza risultare pericoloso se non, come detto prima, con quel gol annullato ad Antenucci.

Forse il caldo, la stanchezza, che era anche per gli avversari, forse i cambi, non ne parliamo, ancora una volta inutili come già accaduto tantissime volte nel campionato, forse perché non all’altezza, forse per scelte sbagliate di Vivarini, fatto sta che il Bari se l’è cercata. Hanno vinto i migliori, c’è niente da dire anche se non hanno fatto sfracelli, il Bari ha deluso sul più bello, ci si aspettava molto di più, non c’è stata la gara che ci aspettavamo, la “Regia” ha dimostrato più freschezza, più sostanza, una squadra che ha mostrato più coraggio di giocare, senza nomi altisonanti, ma che ha dato una identità di gioco, il Bari, invece, confusionario e per come è andata la gara va in serie B la squadra migliore. Occorre essere onesti. Del resto c’è anche da dire che il Bari, campionato a parte dove ha brillato solo a sprazzi, nel corso dei playoff ha giocato anche qui a sprazzi, pochi minuti con la Ternana, decisivi, un secondo tempo supplementare contro la Carrarese e basta, stasera solo una decina di munti, perché questa è la verità, se poi vogliamo essere disonesti allora diciamo che il Bari ha dominato ovunque.

Mestamente si ritorna a casa, dunque, a preparare un altro anno all’inferno dove ci sarà da misurarsi con altre compagini umilianti e col Palermo. Il progetto De Laurentiis continua ma siamo certi che assorbire il colpo sarà duro per tutti. Speriamo che i giocatori e allenatore smaltiscano presto la delusione e che tornino in loro la volontà e le motivazioni per riprovarci. Ma c’è anche da dire che è stato un Bari forte nel campionato, capace di arrivare secondo con ben 27 turni da imbattuta. Peccato, perché le aspettative erano diverse. Doveva fare la partita perfetta ed invece ha perduto tutto.

Occorre prendere atto, far passare al più presto la delusione e cercare di reagire presto e riprovarci. Prestissimo. Il calcio non attende. Sperando, ma lo diciamo toccando ferro, in un ripescaggio in serie B.

 

Massimo Longo

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