Il Bari spreca un’altra occasione per allungare. Solo un pari a Monopoli

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Il fascino di un derby, forse non esattamente il più atteso, le vertigini dell’alta classifica e il desiderio di reagire in fretta dopo le sconfitte del turno scorso.

Tornare a giocare per rialzarsi dopo una caduta non è mai facile per nessuno, men che meno per il Bari che oggi aveva l’obbligo di reagire e cercare punti per tenere a debita distanza le inseguitrici, ma soprattutto si doveva dimostrare che la sconfitta col Messina è stata solo un incidente di percorso, nonostante le non eccelse prestazioni dell’ultimo mese quantunque ne sia uscito vincitore. E certo, i ragazzi non sono venuti qui a sud del capoluogo per comprarsi un gelato a Capitolo ma per cercare di espugnare il “Veneziani”, terreno ostico in casa di una squadra – il Monopoli – che da diversi anni sta accarezzando il sogno di una promozione storica e che, a questo punto, meriterebbe viste le annate positive precedenti. Ma alla fine ne è scaturito un pareggio, tutto sommato giusto anche se il Monopoli ha avuto qualche occasione in più che poteva rompere la partita.

La gara si giocava sulle motivazioni: quelle del Monopoli che ambiva ad un successo per proseguire la sua rincorsa verso una posizione prestigiosa, e quelle del Bari che ambiva a consolidare il primo posto consapevoli, però, di essere, almeno sulla carta, più forti.

Mignani, a sorpresa ha lasciato in panchina D’Errico (al suo posto Scavone), mentre ha rilanciato dal primo minuto Simeri e Mallamo dietro le punte, poi il resto degli uomini è stato lo stesso della gara col Messina.

Primo tempo dai ritmi blandi, però intenso, difficile per entrambe le squadre che hanno fatto fatica a proporre gioco, forse perché contratte e timorose di subire il gol. Però le occasioni da rete non sono mancate. Prima ci ha provato Mallamo all’inizio di tempo, ma la sua conclusione è terminata di poco fuori, poi ha risposto il Monopoli con Langella, solo davanti a Frattali, ma la sua conclusione è terminata alta, poi ancora Bussaglia che ha ricevuto un cross di Starita ma il suo destro, dal dischetto del rigore, molto pericoloso, è terminato alto.

Il Bari ha provato a premere sull’acceleratore, ma i gabbiani hanno chiuso bene gli spazi e allora al primo corner del Bari (siamo al 40′) Guigliotti si è trovato il pallone ad un metro dalla porta ma il suo colpo di testa è andato sbattere su Bussaglia, ancora lui, piazzato sulla linea, una occasione davvero clamorosa questa.

Poi il Monopoli ha risposto sempre con lui, Bussaglia, oggi particolarmente ispirato, che ha sbagliato un gol altrettanto clamoroso grazie ad un mezzo miracolo di Frattali che d’istinto ha deviato il pallone di piede, un pallone che altrimenti sarebbe rotolato in rete.

Il Bari ha provato ad aumentare i giri del motore nel secondo tempo tanto che ha sfiorato la traversa su una mezza rovesciata di Antenucci che si è coordinato in modo eccellente.

Ancora pericoloso il Bari con Maita che ha angolato un tiro che però il portiere biancoverde ha neutralizzato bene.

Dentro Cheddira al posto di Antenucci che non ha gradito la sostituzione, ma Torre del Greco è alle porte, dunque va bene così. Brivido Bari sul finale di gara con Maita che si è messo in proprio calciando verso la porta ma il pallone è stato parato dal portiere.

La gara è scivolata così nonostante la pressione del Bari alla ricerca del gol anche perché si è trovato in superiorità numerica per l’espulsione di Borrelli, ma anche in queste condizioni non è riuscito a vincere la gara anche grazie al Monopoli che si è difeso bene e con ordine, un po’ come ha fatto il Messina. La gara è terminata qui senza sussulti.

Dopo la sconfitta col Messina era lecito attendersi qualcosa in più dal Bari oggi. Abbiamo intravisto la stessa squadra che ha giocato contro i siciliani, compassata, lenta, che ha trovato difficoltà in brillantezza nel cercare opportunità.

Qualche atteggiamento da rivedere, soprattutto quello di D’Errico che non deve mettere il broncio quando non gioca, deve capire che lui è importante per la squadra nella stessa misura per la quale non è indispensabile come non lo sono tutti. Anche Antenucci non deve prendersela quando viene sostituito, ci sono incontri ravvicinati e Mignani ha bisogno dei suoi giocatori più rappresentativi. La stanchezza, purtroppo, non è contemplata in questo mese di febbraio dove si gioca ogni tre giorni.

Il Bari ha dominato, è vero, ma le occasioni sono state poche per poter meritare al vittoria. Diciamo che il Bari è un po’ appannato ultimamente, forse dipende dalla mancanza di Botta, la sua assenza sta pesando più del dovuto.

Mignani sta provando ad adattare al suo posto Mallamo e D’Errico ma i risultati, ad onor del vero, non sembrano eccellenti. Forse nel corso del mercato di gennaio si poteva cercare un vice Botta anche se è risaputo che giocatori di quel calibro latitano nel mercato, e chi ce li ha bada bene a tenerseli, giustamente, stretti.

Il Bari stava volando prima della sosta invernale, poi si è spezzato qualcosa, si fa fatica a ritrovare i giusti meccanismi, anche atleticamente la squadra non sembra brillante, queste sono le cause che si deducono vedendo la squadra, ma la verità assoluta la sanno loro dentro lo spogliatoio.

Bisogna mantenere la calma, non ci si deve montare la testa perché si è primi ma non ci si deve nemmeno deprimere osservando che le inseguitrici rosicchiano punti, occorre correre e sgombrare la testa da paturnie e cattivi pensieri.

Però, diamine, un punto a Monopoli non è da buttare, in fondo si è pareggiato contro una big del girone, il punto è che non si doveva perdere in casa col Messina.

E adesso sotto con la Turris, un’altra battaglia ci aspetta.

Massimo Longo

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