Il Bari supera agevolmente il Trastevere di Trilussa. Maiora premunt

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Ciak si gira. E’ iniziata la stagione ufficiale del Bari con la Coppa Italia e la squadra avversaria è stata quella del Trastevere, la terza squadra della capitale, cuore pulsante di Roma, rione storico dove è inevitabile andarci ogni volta che si capita a Roma per diletto.

E, come nelle previsioni, è stata una passeggiata. La squadra capitolina si è rivelata inconsistente tanto che avranno assurto questa gara a Bari come punto massimo del proprio palmares.

Il Trastevere non si batte per diritto acquisito”, ha dichiarato Auteri. Solo il campo lo avrebbe stabilito. E così è stato anche se tutto è stato troppo semplice. Ad Auteri bastava vedere se i suoi insegnamenti fossero stati assimilati e, se vogliamo, lo si è visto anche se il test non era esattamente probante. E a proposito di Trastevere, Trilussa, che ne era il più celebre personaggio, diceva che “Se insisti e resisti raggiungi e conquisti”, e pur senza grattacapi il Bari ce l’ha fatta a mani basse.

3-4-3 rigoroso, fuori Di Cesare per un problema muscolare, Hamlili e Neglia in odore di addio, De Riso per una squalifica non ancora scontata, Auteri ha mandato in campo Frattali tra i pali, Sabbione, Perrotta e Celiento lo sbarramento difensivo, Corsinelli (preferito ad Andreoni) e D’Orazio esterni di centrocampo con licenza di difendere all’occorrenza, Bianco e Maita, gli unici disponibili a centrocampo insieme a Scavone, terzo centrocampista all’occorrenza che precauzionalmente parte dalla panchina, Antenucci a guidare il tridente d’attacco insieme a Marras e a D’Ursi.

Poco più di un allenamento, tanta la curiosità per vedere questo nuovo Bari anche se è una squadra working in progress ma nel vederla giocare non è sembrato. Buono il primo tempo anche i movimenti nei reparti soprattutto quelli tra Antenucci e Marras.

Al San Nicola tuona e lampeggia in modo inquietante ed il Bari alza subito il ritmo provando a fare la gara con gli avversari abbottonati in difesa che sfruttano l’antico contropiede, del resto Pirozzi non può fare altro contro il Bari.

Il primo squillo è di Marras liberatosi tra le linee ha lasciato partire il sinistro, tiro debole parato da Casagrande.

E’ il preludio della goleada. Al 15′ il Bari va in vantaggio con D’Ursi che riceve un delizioso assist con un velo di Marras, controllo di Antenucci che serve l’ala destra che con un tiro chirurgico batte Casagrande.

Si incomincia ad intravedere quello che chiede Auteri, con Antenucci che si abbassa facendo partire i due esterni senza dimenticare la sua tecnica che ha generato il gol del vantaggio e che genererà altri.

Poi al 22′ con uno pregevole pallonetto Marras, deputato a dare fantasia e velocità, segna il secondo gol dall’altezza della mezza luna sul filo del fuorigioco con un tiro a palombella. Con questo gol si vedono tutti i limiti della squadra capitolina.

C’è da segnalare anche una traversa di Corsinelli su cross di D’Orazio dove il pallone rimbalza sulla linea di porta e ad Antenucci non riesce il tap-in.

Una leggerezza di Maita che perde la palla dà adito al Trastevere di creare l’unico grattacapo a Frattali ma per fortuna il numero uno del Bari para senza problemi.

E al 35′ è il turno di Antenucci che riceve palla da D’Orazio e con un piattone vincente sigla il terzo gol.

Il Trastevere cerca di limitare il passivo con grandi affanni ed il Bari mette le tende sulla loro metà campo. La squadra romana fa acqua in difesa e Marras, incredulo, si trova un pallone confezionato dalla difesa ma non riesce a segnare il quarto gol.

Il secondo tempo inizia col cambio Marras per Ciofani e quello di Candellone per D’Orazio.

Ci prova Candellone su cross perfetto di Corsinelli tutto solo colpendo di testa il pallone ma non riesce a segnare. Spazio per Scavone al posto di Bianco.

I ritmi calano, messa in cassaforte la vittoria, cala la furia barese e la squadra gioca più in tranquillità pur rimanendo padrona del campo anche dal punto di vista fisico, mentre il Trastevere pensa a non subire ulteriori gol.

Si rivede Simeri, un momento davvero importante, esce Antenucci. L’attaccante ha lavorato tantissimo bruciando le tappe, spazio dunque anche per lui. E Candellone su un cross di Ciofani, segna il quarto gol.

Esordio di Minelli per Sabbione. Ma la gara non ha più alcun significato. Il Bari chiude in attacco ma deve crescere ancora, così come deve crescere l’intesa tra i reparti, ma le indicazioni sono tutto sommato positive anche se occorreranno test più probanti. Per la Coppa il Bari andrà a Ferrara giocare contro la Spal mercoledì prossimo.

Ottime le gare di Corsinelli e di D’Ursi. E da domenica, sciopero permettendo, si fa sul serio.

Rimarrà per sempre un indelebile ricordo questa sfida inedita e, sotto sotto, un po’ assurda. Non ci rimane che, quando vorremo pensare a Trastevere, leggere qualche poesia di Trilussa o andare a mangiare in qualche trattoria del bellissimo e caratteristico quartiere di Roma. Perché più di questo, oggettivamente, non si può più sperare. Certo, nella vita mai dire mai, mai nella vita dire “a me non accadrà”, “io non lo farei mai”, perché la vita sa essere imprevedibile e nessuno è immune da certe cose che accadono. Tutto capita, anche quello che mai si sarebbe immaginato, ma rivedere il Trastevere come avversario del Bari, con tutto il rispetto per la simpatica squadra capitolina, sarà difficile. Auguri al Trastevere per un campionato d’alta quota. E auguri al Bari per il campionato che sta per iniziare dove l’unico traguardo da raggiungere sarà e dovrà essere la serie B diretta.

Maiora premunt.

 

Massimo Longo

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