Il deputato M5s Marco Rizzone ha incassato il bonus Inps. Crimi lo deferisce ai Probiviri

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Il reggente 5 stelle: “Ho chiesto la sospensione immediata e la massima severità nella sanzione” 

© Pierpaolo Scavuzzo / AGF
– Vito Crimi e Luigi Di Maio 

 “In relazione alla vicenda del bonus da 600 euro, destinato a partite IVA, lavoratori autonomi e professionisti, ho deferito il deputato Marco Rizzone al Collegio dei Probiviri chiedendone la sospensione immediata e massima severità nella sanzione”. Lo dichiara in una nota il capo politico del Movimento 5 Stelle Vito Crimi. 

Chi è Marco Rizzone

Imprenditore genovese, con laurea in economia e specializzazione alla prestigiosa Scuola di Sant’Anna, Marco Rizzone è il terzo deputato che ha chiesto e incassato il bonus dei 600 euro riservato alle partite Iva colpite dal coronavirus.

Nato 37 anni fa a Genova, si è laureato in Economia e Commercio all’Università di Pisa, ed ha poi ottenuto una laurea magistrale in Banca, finanza aziendale e mercati finanziari presso la Scuola superiore di studi universitari e di perfezionamento Sant’Anna. Dopo un’esperienza in Cina e nella Silicon Valley, è tornato in Italia dedicandosi al settore dell’innovazione digitale e delle app applicate al turismo.

Nel 2018 si è candidato alle elezioni politiche del 2018 nella circoscrizione Liguria per il collegio di Genova-San Fruttuoso, sbaragliando l’avversario leghista Edoardo Rixi. Attualmente è componente della Commissione Attività produttive della Camera e componente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario.

I furbetti del bonus-Covid e l’audizione di Tridico

Fra i parlamentari che hanno incassato il bonus gli altri nomi noti sono quelli di due deputati leghisti, Elena Murelli e Andrea Dara, che il partito ha sospeso. Ulteriori indicazioni su questo fronte potrebbero arrivare domani dall’audizione del presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, a cui sarà chiesto conto dei nomi dei politici che hanno richiesto, e in qualche caso ottenuto, i fondi. Oltre ai parlamentari, infatti, ci sono anche consiglieri regionali, comunali e sindaci. C’è poi chi, come Leu, chiede all’Inps anche i nomi di quegli imprenditori che hanno richiesto la cassa integrazione pur non avendo avuto calo di fatturato oppure hanno messo in cassa integrazione i lavoratori facendoli poi lavorare da casa in smart working.

Nell’audizione, però, Tridico rischierà anche di finire sulla ‘graticola’ delle opposizioni e anche di parte della maggioranza, con Italia Viva critica sull’operato del presidente dell’Inps. “Mi domando cosa aspetti a lasciare. Ha pagato i bonus ai parlamentari e non le cig”, ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini. Dopo qualche polemica l’audizione si terrà in streaming.

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