Da tempo oramai immemorabile, nei tg ed alla radio, la parola “clandestini” è sparita, sostituita da “migranti” o, addirittura, “ospiti”.
Emigranti non andava bene perché si sa chi emigrava una volta e si sa ancor meglio che se lo avesse fatto come avviene oggi, senza alcun permesso o contratto di lavoro, sarebbe stato immediatamente incarcerato (basta rileggersi “Uno sguardo dal ponte” di Miller).
Invece, la parola “migrare” ha un suono dolce e misterioso, ricorda gli stormi di uccelli, è un fatto naturale…. Si migra e si arriva come ospite.
L’immigrazione clandestina, inutile nasconderlo, è uno dei problemi più gravi nel nostro paese perchè fenomeno che parte da lontano: dalla crisi economica ed alimentare e dal disordine politico nel terzo mondo, dal definitivo sopravvento dell’economia sulla politica tradizionale nei paesi occidentali e dallo svilupparsi di un’eresia buonista all’interno di ambienti ecclesiastici e non.
(………) Ecco, perché, sarebbe opportuno ricorrere ad alcuni interventi:
1) Monitorare l’immigrazione;
2) Rimpatriare immediatamente gli immigrati detenuti; evitando, così, al contribuente tasse maggiori per mantenerli in Italia;
3) Dare vita, in accordo con gli altri paesi europei, ad un programma di ristrutturazione economica dei paesi del terzo mondo;
4) Consentire ai nostri connazionali residenti all’estero (America Latina, …..), di ritornare immediatamente e così colmare il gap occupazionale;
5) Dare immediata occupazione e non reddito di cittadinanza a tutti i disoccupati italiani prima di assumere un solo straniero;
6) Prima di costruire e/o ristrutturare centri d’accoglienza, dare una casa a tutti quei cittadini italiani che ancora ne sono privi.
I benpensanti e tutti coloro che del problema immigrazione ne hanno fatto e ne stanno facendo una vera strumentalizzazione politica siano almeno consapevoli che il dramma non è solamente loro ma anche nostro e che, prima di tutto e perché non avvenga una forma di razzismo alla rovescia, si deve dare lavoro ed una casa a tutti gli italiani che ancora non ce l’hanno.
E sono ancora tanti, troppi…
Francesco Foti
Presidente della Segreteria nazionale del Movimento L’Altra Italia