Il governo Truss è nella bufera per la riforma fiscale

Economia & Finanza

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La scorsa settimana, all’annuncio della manovra, la sterlina è crollata, rispetto al dollaro come non accadeva da 37 anni. Il timore dei mercati è che si verifichi lo scenario di un’inflazione e recessione galoppanti e fuori controllo

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AGI. – Il governo Truss nella bufera dopo la riforma fiscale. Il Fondo monetario internazionale è infatti intervenuto per esortare il cancelliere Kwasi Kwarteng a rivalutare i tagli alle tasse del suo mini-budget. Martedì, il cancelliere era corso a rassicurare i massimi esponenti della City di Londra, cercando di convincerli che la sua strategia economica può funzionare, ma le ulteriori turbolenze nei mercati finanziari di oggi non sembrano dargli ragione.

Il messaggio di Kwarteng ai rappresentanti di Aviva, Legal & General, Royal London, BlackRock, Schroders e Fidelity è stato di “mantenere i nervi saldi durante la volatilità del mercato perchè le valutazioni reali potranno essere fatte solo a fine novembre”, quando saranno pubblicati ulteriori dettagli sulla manovra. Kwarteng ha cercato di utilizzare l’incontro, apparentemente programmato per discutere le riforme normative della City, per cercare di rassicurare assicuratori e gestori patrimoniali. Un incontro simile è previsto per oggi con banche di Wall Street come Goldman Sachs e Citi.

Il crollo della sterlina

La scorsa settimana, all’annuncio della manovra, la sterlina è crollata, rispetto al dollaro come non accadeva da 37 anni. Il timore dei mercati è che si verifichi lo scenario di un’inflazione e recessione galoppanti e fuori controllo. Mercoledì, dopo l’esortazione del Fondo monetario internazionale, la sterlina è crollata di nuovo e le azioni FTSE 100 hanno toccato il punto più basso in 18 mesi.

L’ex vice governatore della Banca d’Inghilterra, Sir Charlie Bean, ha suggerito che l’entità dei tagli necessari per riportare il rapporto debito/PIL del Regno Unito in termini sostenibili potrebbe ammontare fino a 50 miliardi di sterline all’anno e ha paventato l’ipotesi di finanziare la sanità attraverso le assicurazioni private piuttosto che i fondi pubblici.

Ai microfoni di Sky News, Bean ha dichiarato: “Francamente, l’unico modo in cui si può davvero affrontare questa situazione è con un ripensamento fondamentale dei confini in cui lo stato può intervenire” e ha aggiunto: “E’ necessario prendere le distanze dal servizio sanitario gratuito e passare a una sanità finanziato dalle assicurazioni sociali come fanno in Germania”. Anche gli analisti di Credit Suisse hanno fanno le loro valutazioni sulla situazione britannica e hanno avvertito che la combinazione di tassi di interesse elevati, l’inflazione e il rischio di recessione potrebbero portare a un calo dei prezzi delle case fino al 15%.

Il broker ipotecario Ray Boulger ha affermato di non aver visto il mercato muoversi in questo modo dalla crisi finanziaria del 2008. Ai microfoni di BBC Radio 4 ha chiarito: “Poiché le persone si sono abituate a tassi ipotecari molto bassi negli ultimi 10 anni, penso che le conseguenze saranno davvero significative”.

Secondo il leader dell’opposizione, Keir Starmer, il governo deve “rivedere urgentemente” i tagli alle tasse”. Ai microfoni del programma radiofonico Today, su BBC Radio 4, il leader laburista ha aggiunto che le ferite economiche inflitte dai Tory sono “la peggiore di tutte le situazioni in cui il Paese si possa trovare”. “Invece di intervenire e denigrare il FMI – ha aggiunto – il governo deve intervenire e rivedere urgentemente i piani di venerdì scorso”.

Intanto, la Banca d’Inghilterra ha annunciato che avvierà un programma temporaneo di acquisti di obbligazioni per stabilizzare il mercato e posticiperà l’avvio del suo programma di vendita di gilt. La decisione è arrivata oggi, dopo che i rendimenti delle obbligazioni a 30 anni del governo hanno raggiunto il massimo degli ultimi 20 anni. Un analista, questa mattina, ha avvertito che il mercato dei gilt è “quasi non negoziabile” a causa della volatilità.

 

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