Il litio del Quebec è il futuro (e l’alternativa all’egemonia cinese)

Economia & Finanza

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Decine di miniere sono in stato più o meno avanzato di sviluppo in Canada e Usa, tanto che il Canada ha deciso di diventare una delle principali fonti di materie prime e componenti per i veicoli elettrici.

© SWEN PFÖRTNER / DPA / DPA PICTURE-ALLIANCE VIA AFP – Un crash test su una batteria agli ioni di litio

 

AGI – A circa 350 miglia a nord-ovest di Montreal, in mezzo a una vasta foresta di pini, ”c’è una profonda miniera con pareti di roccia screziata, passata di mano più volte, finita in bancarotta ma che ora potrebbe contribuire a determinare il futuro dei veicoli elettrici”, scrive il New York Times, che sottolinea: “La miniera contiene litio, elemento indispensabile nelle batterie delle auto elettriche che scarseggia”.

Ora, se la miniera aprirà nei tempi previsti, “sarà la seconda fonte nordamericana del metallo, offrendo la speranza che le materie prime di cui c’è un disperato bisogno possano essere estratte e raffinate vicino alle fabbriche automobilistiche canadesi, statunitensi e messicane”, in linea con le politiche dell’amministrazione Biden che “puntano a spezzare il predominio della Cina nella catena di fornitura delle batterie”, contenendo così il prezzo del litio, quintuplicato da metà 2021.

La situazione è per ora questa: decine di miniere sono in stato più o meno avanzato di sviluppo in Canada e Usa, tanto che il Canada ha deciso di diventare una delle principali fonti di materie prime e componenti per i veicoli elettrici. Il ceo di Tesla Elon Musk dice che essere fornitore di litio significa avere “una licenza per stampare denaro” pur essendo “un’attività rischiosa e volatile”, sottolinea il Times, perché “il minerale nella terra potrebbe avere concentrazioni di litio insufficienti per esser redditizio” e poi c’è “l’opposizione degli ambientalisti o dei residenti che può ritardare o bloccare i progetti”.

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© ROBYN BECK / AFP

Ricarica auto elettrica

Il dibattito sul futuro del litio è acceso. Taluni investitori hanno persino scommesso contro le società minerarie: ritengono che alcune delle aziende non abbiano l’esperienza per far estrarre il minerale e separare il litio dalla roccia che lo contiene e poi i progetti estrattivi spesso subiscono ritardi e il superamento dei costi, rischio che si riflette nelle quotazioni delle azioni.

Il litio è il metallo più leggero, noto per la sua capacità di immagazzinare energia, utile alle batterie, ma l’industria mineraria “non ha affinato la sua capacità di costruire opportunità di riconversione in modo coerente”, ha affermato Eric Norris, presidente di Albemarle, una società di estrazione e lavorazione di Charlotte, nel Nord Carolina, osservando che anche la sua azienda, che ha una vasta esperienza, ha subito ritardi nella costruzione degli impianti.

Albemarle gestisce l’unica miniera di litio attiva negli Usa, a Silver Peak, nel Nevada, dove il metallo viene estratto da un liquido che si trova sotto terra. Alcune batterie Tesla hanno litio del Nevada, ma la produzione annuale del sito è sufficiente per circa 80.000 veicoli mentre gli americani hanno acquistato 370.000 auto a batteria nei primi sei mesi del 2022 e le vendite sono in crescita. Albemarle produce anche litio in Cile e Australia. La società sta lavorando per riaprire una miniera a Kings Mountain, nel Nord Carolina, e prevede di costruire una raffineria nel sud-est.

Quanto al Quebec, l’estrazione mineraria è un pilastro dell’economia locale e l’area intorno a La Corne è popolata da persone i cui mezzi di sussistenza dipendono dall’estrazione di ferro, nichel, rame, zinco e altri metalli.

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