Il Papa a Kiev? “In settimana incontrerò le autorità ucraine”

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In udienza 160 bambine e bambini ucraini cui ha dedicato una preghiera. “Per quelli che sono rimasti orfani e per quelli che soffrono in tutto il mondo”.

© TIZIANA FABI / AFP

AGI – Papa Francesco a Kiev? Il Pontefice ribadisce ancora una volta la sua volontà ad andarci e annuncia che la prossima settimana incontrerà una delegazione del governo ucraino con il quale parlerà anche di un possibile viaggio nel Paese martoriato da una guerra che dura da più di 100 giorni.

Nel Cortile di San Damaso in Vaticano, sono stati accolti circa 160 bambine e bambini partecipanti al “Treno dei Bambini”, promosso per i più piccoli nell’ambito dell’iniziativa “Cortile dei Gentili”. Con i piccoli, alcuni dei quali vivono in condizioni di fragilità personale o sociale, Francesco ha intessuto, in un clima di festa, un dialogo rispondendo alle loro domande.

Ed è stato Sachar, rifugiato ucraino, a domandargli, anzi a chiedergli, quando andrà a Kiev “per salvare tutti i bambini che adesso soffrono lì”. Francesco, dopo averlo salutato nella sua lingua, si è detto contento della sua presenza.

Poi ha sottolineato: “Io avrei voglia di andare in Ucraina; soltanto, devo aspettare il momento per farlo, sai? Perché non è facile prendere una decisione che può fare più del male a tutto il mondo che del bene. Devo cercare il momento giusto per farlo”.

“Questa settimana prossima io riceverò rappresentanti del governo dell’Ucraina, che verranno a parlare, a parlare anche di una eventuale visita mia lì. Vediamo cosa succede”, ha aggiunto, ricordando di aver “inviato alcuni cardinali che aiutino lì e siano vicino a tutta la gente, ai bambini”.

 

 

E ai bambini il Pontefice ha dedicato una preghiera, attraverso il suo account Twitter: “Preghiamo insieme per i bambini rimasti orfani e che fuggono dalla guerra; per quelli che soffrono in tutto il mondo a causa della fame, della mancanza di cure, degli abusi e delle violenze; per quelli a cui e’ stato negato il diritto di nascere. Proteggiamo tutti i bambini!”.

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