Il Papa ha creato 20 nuovi cardinali

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Si rafforza ulteriormente la rappresentanza del ‘global south’ nel collegio elettorale della Chiesa cattolica.

di Eliana Ruggiero

AGI – Con la creazione nel Concistoro di oggi, l’ottavo del pontificato di Francesco, di venti nuovi cardinali, si conferma ancora una volta la volontà del Papa di prediligere le periferie del mondo senza tener conto di quelle sedi che un tempo venivano considerate tradizionalmente “cardinalizie”. Si rafforza quindi ulteriormente la rappresentanza del ‘global south’ nel collegio elettorale della Chiesa cattolica.

Il Collegio cardinalizio risulta da oggi costituito da 226 cardinali, di cui 132 elettori e 94 non elettori. Nell’omelia Francesco, rivolgendosi alle nuove porpore, mette in guardia dai rischi di una nuova Guerra Fredda. Alla celebrazione in prima fila anche il cardinale Angelo Becciu, invitato dallo stesso Pontefice. Becciu è tra i 10 imputati nel processo in Vaticano per la gestione dei fondi della Segreteria di Stato, che ruota intorno alla compravendita di un palazzo di lusso a Londra.

Fine agosto non è data tradizionale per i Concistori, solitamente tenuti in febbraio, in giugno o in novembre. Tra coloro che hanno ricevuto la berretta rossa, sedici hanno meno di ottant’anni, quindi elettori in un futuro Conclave, quattro gli ultraottantenni, tre i capi dicastero della Curia (monsignor Arthur Roche, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, monsignor Lazzaro You Heung-sik, Prefetto della Congregazione per il Clero e monsignor Fernando Vergez Alzaga, presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano) e cinque gli italiani, tra cui monsignor Oscar Cantoni, vescovo di Como, unico cardinale alla guida di una diocesi tra il Nord Ovest e Nord Est italiano.

Da un punto di vista geografico: sei i nuovi cardinali dall’Asia, due dall’Africa, uno dal Nord America e quattro dall’America centrale e latina. Quattro i nuovi Paesi rappresentati: Mongolia (significativa la nomina di monsignor Giorgio Marengo, prefetto apostolico in Mongolia, che con i suoi 48 anni diventa il più giovane del collegio), Paraguay, Singapore e Timor Est. Inoltre i religiosi sono 7, di cui 5 elettori e 2 non elettori.

Tra i nuovi porporati figura anche l’arcivescovo di Marsiglia, monsignor Jean-Marc Aveline. Nel collegio cardinalizio entrano 3 nuove famiglie religiose: gli eudisti, l’Istituto Missioni Consolata e i legionari di Cristo. I più numerosi nel Collegio cardinalizio rimangono i salesiani, a quota 10.

Tra i cardinali figurava anche l’ultraottantenne monsignor Luc Van Looy, vescovo emerito di Gand, in Belgio. Il presule però ha chiesto di essere esonerato dal cardinalato dopo le polemiche causate dalla sua nomina. Van Looy è stato accusato da associazioni di vittime di abusi sessuali da parte del clero di non aver agito in modo incisivo in passato dinanzi a tali crimini.

Dopo il rito di creazione in San Pietro, con l’imposizione della berretta rossa, si è svolto il voto per la canonizzazione del fondatore degli scalabriniani, Giovanni Battista Scalabrini, e del laico salesiano Artemide Zatti: saranno santi il 9 ottobre.

Ma il Concistoro di questo pomeriggio non si conclude in un’unica cerimonia. Domani Papa Francesco si recherà all’Aquila per il Perdono Celestiniano. Ma lunedì 29 e martedì 30 agosto, tutti i cardinali saranno a Roma per l’incontro di riflessione e approfondimento della Praedicate Evangelium, la Costituzione apostolica che riforma la Curia romana, in vigore dal 5 giugno, festa di Pentecoste.

Concistoro globale che si concluderà con la messa, martedì pomeriggio, presieduta dal Pontefice, sempre in San Pietro. Nell’omelia, tutta centrata sull’immagine del fuoco, Francesco si è rivolto ai nuovi porporati raccomandando di amare la Chiesa, “sempre con il medesimo fuoco spirituale, sia trattando le grandi questioni sia occupandosi di quelle piccole; sia incontrando i grandi di questo mondo, sia i piccoli, che sono grandi davanti a Dio”.

“Il Signore – ha sottolineato – vuole comunicarci il suo coraggio apostolico, il suo zelo per la salvezza di ogni essere umano, nessuno escluso. Vuole comunicarci la sua magnanimità, il suo amore senza limiti, senza riserve, senza condizioni, perchè nel suo cuore brucia la misericordia del Padre”.

Ma il Pontefice ha indicato anche mitezza, fedeltà, vicinanza e tenerezza, come caratteristiche della figura dei cardinali. Portando vari esempi di pastori animati dal fuoco dello Spirito, Francesco cita anche il cardinale Agostino Casaroli (Segretario di Stato dal 1979 al 1990, ndr) “giustamente celebre per il suo sguardo aperto ad assecondare, con dialogo sapiente, i nuovi orizzonti dell’Europa dopo la guerra fredda – e Dio non voglia che la miopia umana chiuda di nuovo quegli orizzonti che Lui ha aperto!”.

Al termine dell’omelia prega per il vescovo di Wa Richard Kuuia Baawobr, vescovo di Wa (Ghana). E’ tra i nuovi porporati ma, all’arrivo a Roma, ha avuto un malore e ora è ricoverato in ospedale. Al termine della cerimonia i nuovi cardinali insieme a Papa Francesco si sono recati da Benedetto XVI.

 

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