Un parco immerso in una natura contemplante, tra citazioni di Papa Francesco e le parole delle canzoni di Fabrizio De Andrè. L’Oasi di Orie Terme, nel comune di Amatrice, è raggiungibile percorrendo la strada Picente che conduce a L’Aquila. Di proprietà della famiglia Betturri fin dal 1610, l’oasi si può visitare gratuitamente. Al suo interno è possibile ammirare cervi, ricci, scoiattoli, istrici e germani reali ma anche sculture marmoree dedicate alla natura sulle quale si possono leggere versi tratti dal Cantico delle creature di San Francesco d’Assisi e alcune parole di canzoni di De Andrè.
Un elemento di grande spiritualità è la ripida scalinata che porta al Calvario delle Orie dove sono presenti le tre croci ispirate dal testo della canzone “La buona novella” di De Andrè e realizzate dallo scultore romano Milos Ippoliti. Alla sinistra e alla destra del Cristo sono indicate le due vie dell’uomo: il Buon Ladrone, Tito, convertito al Regno dei Cieli e il Cattivo Ladrone, Dimaco, con linee e superfici grezze, rabbioso dopo la rinuncia alla salvezza.
Un parco da contemplare all’interno di un territorio sfregiato dal terremoto che sta attendendo di poter tornare a vivere.
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