“Il perdono è un diritto umano”. Così Bergoglio

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“Il perdono è un diritto umano”. Così Bergoglio

di Evelyn Zappimbulso

Storica e profonda l’intervista di Papa Francesco a Che Tempo Che Fa, il talk show di Fabio Fazio.

Il discorso si è aperto su quello che il Santo Padre ha definito l’antisenso della creazione, la guerra. Ha sottolineato come, se per un anno non si investisse nella costruzione di armi, si potrebbe sfamare e dare l’educazione a tutti i poveri del mondo. Ha parlato poi dei problemi connessi ai cambiamenti climatici, ma anche di migranti e di responsabilità dell’Europa. Alcune parole sono state spese poi sui misteri della creazione che permettono la sofferenza dei bambini e un’apertura, bellissima, alla sua vita privata. Il Papa che ha deciso di non andare a vivere negli appartamenti vaticani, ‘perché ho bisogno degli amici. Non sono un santo’.

Guerra, cambiamenti e migranti: il discorso di Papa Francesco a Che Tempo Che Fa di Fabio Fazio

La guerra è un vero controsenso della creazione ed è un problema di categorizzazione. “Bambini, migranti, poveri, coloro che non hanno da mangiare non contano, sono nelle categorie basse, non sono al primo posto”. Quello che conta è la guerra e le guerre sono di ogni tipo, guerra ideologiche, commerciali e di potere. Sembra di sentire il Sandro Pertini di più di mezzo secolo fa, quando invocava la chiusura degli arsenali e l’apertura dei granai.
Papa Francesco interviene anche sulla questione dei migranti, incentrando il suo discorso sull’obbligo morale e civile dell’accoglienza, ma anche chiedendo a gran voce una politica migratoria che sia davvero europea. L’attacco all’Unione Europea e alla sua mancanza di accordi è forte, perché l’onere dell’accoglienza ricade solo su alcuni Paesi come l’Italia e la Spagna, che si trovano nel punto geografico di approdo.

E poi la questione climatica. Papa Bergoglio ricorda un incontro con i pescatori di San Benedetto del Tronto che hanno deciso di ripulire un tratto di mare dalle plastiche. “Dobbiamo prenderci cura del Creato”, questo l’invito del Pontefice, altrimenti i nostri figli e nipoti rischieranno di vivere su un pianeta non più abitabile. Il richiamo è ai miti della Madre Terra delle popolazioni indigene latinoamericane e alla loro idea di “buon vivere” in accordo con la Natura.

Famiglie, perdono e i mali della Chiesa: la ‘confessione’ di Papa Francesco a Che Tempo Che Fa di Fabio Fazio

Papa Francesco ha raccontato che, molte volte, quando confessa le persone, alla sua domanda se giocano con i figli, le risposte sono molto dolorose: ‘Padre, quando esco dormono e quando torno pure’. È colpa della società, dice il Pontefice e dei ritmi di vita che allontano genitori e figli. L’invito del Papa è quello di stare sempre in prossimità dei propri figli, essere ‘complici’, anche e soprattutto quando capita che sbaglino.
Il perdono, continua il Santo Padre, è un diritto umano, non solo un dovere ma un vero e proprio ‘diritto’ di cui dovrebbero ‘godere’ tutti coloro che si pentono. Dio perdona gli uomini e gli uomini hanno il dovere di perdonare. Il padre del figliuol prodigo lo ha perdonato.
E alla domanda di Fabio Fazio su come immaginala Chiesa del presente e del futuro, Papa Bergoglio risponde in maniera molto netta. La Chiesa deve essere in pellegrinaggio e comprendere le trasformazioni della società, ma c’è tanta ‘putredine’: ‘il clericalismo che è una perversione della Chiesa genera la rigidità’.

La vita quotidiana, la musica e gli amici: le parole di Papa a Che Tempo Che Fa di Fabio Fazio

C’è spazio anche per qualche domanda sulla quotidianità del Papa. ‘Mi piacciono i classici musicali, tanto. E mi piace il tango’. E lo ballava, prosegue il Santo Padre, perché ‘un porteño (un nativo di Buenos Aires) che non balla il tango non è un porteño’.

Bergoglio racconta di voler vivere a Santa Marta perché ha bisogno degli amici che lo aiutano e con i quali confidarsi.
E quando parla di come da bambino immaginava il suo futuro, Bergoglio racconta che avrebbe voluto fare il macellaio, perché pensava che guadagnassero molto, ‘sarà la mia radice genovese…’ afferma scherzando. L’intervista si chiude con Papa Francesco che chiede preghiere ai propri fedeli. E non solo a loro: anche chi non crede o è di un’altra fede, può comunque mandargli dei buoni pensieri, perché ne ha davvero bisogno.
Un Papa allo stesso tempo molto umano e molto semplice, ma che non ha paura di attaccare i mali della società, le disuguaglianze sociali e lo sfruttamento della terra.

Redazione Corriere di Puglia e Lucania 

Corriere Nazionale

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