Il piano di Truss contro il caro-energia: “100 miliardi di sterline per raffreddare i prezzi”

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Tra le ipotesi il congelamento delle bollette. Per la Boe, il piano riuscirà a far rallentare l’inflazione ma bisognerà valutare l’entità del costo in relazione all’aumento del debito pubblico.

di Ivana Pisciotta

© Wiktor Szymanowicz / Anadolu Agency / Afp
– Liz Truss

 

AGI – Sono pronti gli ultimi dettagli del nuovo piano messo a punto dal premier britannico Liz Truss per affrontare l’impennata delle bollette energetiche: per raffreddare l’inflazione, il governo ha annunciato la spesa di 100 miliardi di sterline che andranno però ad aumentare il debito pubblico.

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Per la Boe, il piano ha ottime possibilità di riuscita anche se è ancora prematuro capirne l’impatto ai fini della politica monetaria.

Nel suo primo giorno da leader britannico dopo la sostituzione di Boris Johnson, Truss ha dichiarato al Parlamento che sosterrà le imprese e le famiglie che si stanno preparando per una recessione che si prevede inizierà alla fine dell’anno.

La sterlina intanto è scesa al livello più basso dal 1985 nei confronti del dollaro americano, in parte a causa delle preoccupazioni degli investitori per l’entita’ del debito che la Gran Bretagna dovra’ sostenere per finanziare il piano di sostegno all’energia e per i tagli alle tasse che Truss ha promesso.

Secondo alcune fonti, sul tavolo c’è l’ipotesi di congelare le bollette dell’energia. Il ministro delle Finanze Kwasi Kwarteng, anch’egli al suo primo giorno di lavoro, ha dichiarato che l’indebitamento sarà più elevato nel breve termine per fornire sostegno alle famiglie e alle imprese e finanziare i tagli alle tasse.

“Dobbiamo essere decisi e fare le cose in modo diverso. Questo significa concentrarsi senza sosta su come sbloccare gli investimenti delle imprese e far crescere l’economia britannica, piuttosto che su come ridistribuire ciò che resta”, ha detto ai leader delle imprese.

La BoE ha previsto ad agosto che l’inflazione supererà il 13% e secondo gli esperti potrebbe superare il 20% se i prezzi del gas – spinti al rialzo dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia – rimarranno alti.

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