Il prezzo del petrolio guida la riscossa economica araba

Economia & Finanza

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I paesi del Golfo beneficiano dell’impennata dei prezzi del petrolio? Con la guerra in Ucraina, che ha fatto aumentare il prezzo dell’oro nero, gli stati della penisola arabica sono diventati evidentemente più ricchi. Ma la loro forte dipendenza dagli idrocarburi potrebbe rivoltarsi contro di loro. Si intravede una ridefinizione degli equilibri strategici d’area.

Oro nero in pensione? Presto le auto elettriche saranno costruite dall’Arabia Saudita. Il produttore americano Lucid Motors, che vanta tra i suoi soci il ​​fondo sovrano saudita Public Investment Fund, ha annunciato a fine aprile che costruirà il primo impianto di assemblaggio di mezzi elettrici del Paese. Lo stesso fondo ha anche acquisito una partecipazione del 5,01% nel produttore di videogiochi giapponese Nintendo a metà maggio.

Il regno, governato appunto dal principe ereditario Mohammed Ben Salman, alias “MBS”, vuole accelerare la diversificazione della sua economia e ora ne ha la possibilità, grazie ad un prezzo al barile del petrolio che si aggira intorno ai 110 dollari (103 euro). Ci sono risorse aggiuntive per programmi di sviluppo fino a poco tempo fa inconcepibili, come sostengono i più avveduti analisti.

Gli obiettivi sono dettagliati nel piano “Vision 2030” e consistono in investimenti importanti nei settori del turismo, dello spettacolo, dell’idrogeno o delle nuove tecnologie. La guerra in Ucraina ha considerevolmente arricchito i paesi del Golfo. L’incremento dei prezzi petroliferi di circa il 20% dall’inizio delle ostilità il 24 febbraio ha accresciuto i loro guadagni, così come l’arrivo a Dubai di oligarchi russi che vogliono distrarre le loro fortune dalle sanzioni internazionali. In tal senso,  il non allineamento del Paese alle posizioni occidentali costituisce per certi versi un vantaggio.

La regione del Golfo è anche l’unica al mondo ad aver incassato una correzione al rialzo delle sue previsioni di crescita da parte del Fondo Monetario Internazionale, tra ottobre 2021 e aprile 2022. Queste dovrebbero addirittura raggiungere il 6,4% nel 2022, contro il 2,7% nel 2021. Nel primo trimestre del 2022, l’economia saudita ha addirittura registrato una crescita del 9,6%, inaudita da dieci anni. Segno del miglioramento del settore petrolifero, la capitalizzazione della compagnia petrolifera Aramco, che nel solo primo trimestre del 2022 ha registrato un utile netto di 39,5 miliardi di dollari, è diventata la più alta al mondo, surclassando le majors statunitensi.

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