Il prossimo libro dello “storico” Bruno Vespa

Arte, Cultura & Società

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Dopo “Perché l’Italia amò Mussolini, il prossimo libro dello storico (si fa per dire) Bruno Vespa, sarà “Perché la Germania amò Hitler”. Campi di concentramento, camere a gas, olocausto, milioni di morti? E va bene, si consideri però che Hitler fece anche cose buone. Mussolini non giunse a compiere le nefandezze di Hitler, ma il discorso non cambia: affermare, magari con un bel sorriso, che un crudele assassino mai pentito, abbia fatto anche cose buone, significa schierarsi un po’, anche se si finge il contrario, dalla parte del crudele assassino. Il merito per mille cose buone, sempre che realmente siano state compiute, viene vanificato, cancellato, da una sola cosa pessima come, ad esempio, il brutale omicidio di un innocente, qualora, ovviamente, le cose buone non siano state compiute a seguito di profondo pentimento.
La sensibilità di Bruno Vespa mi colpì sin da quando dedicò innumerevoli trasmissioni alla tragica morte di un bambino. Scrivevo nell’aprile del 2007 su diversi giornali: “Bruno Vespa qualche sera fa, nell’ennesima sua trasmissione dedicata all’argomento, teneva appunto tranquillamente in una mano un mestolo e nell’altra uno scarpone; e indugiava nel descrivere il modo con cui il vaso (non ho corazza e mi dà fastidio usare il termine vero) poteva essere stato rotto… Poi si è deciso a lasciare i presunti strumenti di morte, ed ha cominciato a rigirarsi tra le mani un calzino… I giornalisti “corazzati” che della cronaca nera fanno spettacolo, non potrebbero porsi dei limiti, se non altro per rispetto verso le vittime e i loro familiari?”.

Renato Pierri
 
 
 
 

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