Il solare termodinamico in Sicilia grazie all’alleanza tra ENEA e l’industria italiana

Scienza & Tecnologia

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ENEA ha collaborato alla progettazione di due importanti impianti di produzione di energia rinnovabile grazie al sistema solare termodinamico nel Trapanese

Non ci siamo mai chiesti se ci sarà stato un futuro in Italia per il Solare Termodinamico?

Ebbene si finalmente possiamo affermarlo, in provincia di Trapani, esattamente a Partanna é stato realizzato il primo impianto italiano solare a concentrazione integrato con il fotovoltaico.

Idealmente nato con gli specchi ustori del siracusano Archimede, grazie all’alleanza tra ENEA e l’industria italiana.

Grazie all’inaugurazione di due grandi centrali realizzate in collaborazione con le due aziende italiane SOL.IN.PAR srl e Stromboli, la Sicilia è diventata il polo nazionale del solare termodinamico. Il primo Stabilimento installato si trova a Partanna, mentre il secondo realizzato da FATA SpA nella Piana del Misiliscemi.

L’impianto solare a concentrazione di Partanna. Fonte: enea.it

Giorgio Graditi, Direttore del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Risorse Rinnovabili dell’Enea, ha sottolineato che questi due progetti dimostrano che la realtà industriale italiana sta investendo nel solare termodinamico attraverso misure specifiche, nonostante i vincoli burocratici e normativi.

L’integrazione di un sistema di accumulo di energia termica è un aspetto importante perché consente di convertire l’energia termica in energia elettrica per programmare la produzione per soddisfare il fabbisogno energetico.

Tecnologie di solare termodinamico. fonte: enea.it

La costruzione di questi due stabilimenti rappresenta un traguardo interessante per il nostro Paese, e ha compiuto un importante passo avanti nell’utilizzo dell’energia solare termodinamica per la produzione di energia rinnovabile. Una fonte sostenibile molto apprezzata in altre parti del mondo, ma a causa di vincoli geografici o di autorizzazioni troppo rigide, il tasso di penetrazione in Italia è basso, e gli Emirati Arabi Uniti e l’India stanno decisamente promuovendo il settore.

Furono costruite fabbriche simili ma registrano potenze di 700 MW e 290 MW.

Silvia Pastorello

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