Il Verona rovina la festa al Lecce

Brutto debutto in casa per i salentini

Sport & Motori

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di Giuseppe Nuzzo

LECCE – Un gol di Pessina a 10 minuti dalla fine rovina la festa dei 24mila spettatori giunti al Via del Mare per salutare il ritorno in seria A del Lecce.

La squadra di Liverani stecca la prima in casa, bloccata sulle gambe, quasi emozionata dall’atmosfera di grande entusiasmo che si respirava ieri sera allo stadio. Una doccia fredda. Un passo indietro rispetto a quanto di buono si era visto contro l’Inter, che deve servire per ricordare a tutti le difficoltà di un campionato che sarà durissimo.

Troppo lento in fase di impostazione e molto leggero nel reparto offensivo, l’undici giallorosso è apparso indietro rispetto agli avversari, sia dal punto di vista fisico che di manovre di gioco.

Primo tempo. Quattro le novità rispetto alla formazione di lunedì scorso: Benzar e Dell’Orco laterali difensivi, Mancosu e Shakhov a centrocampo, con l’esclusione di Petriccione.
Incoraggiante l’avvio di gara dei padroni di casa. Dopo tre minuti punizione di Falco e colpo di testa di Lucioni che termina un metro al lato della porta difesa da Silvestri. L’Hellas risponde con un calcio piazzato dalla trequarti e Rrahmani svetta al limite dell’area piccola. Gabriel in tuffo respinge. Qualche minuto dopo, Lazovic, libero in area di rigore, non trova la precisione.
Il Lecce si spegne e la squadra ospite assume decisamente il controllo della partita e al 20’ sfiora il gol del vantaggio: cross di Veloso, sponda di Rahamani e Zaccagni che di testa devia contro il palo alla sinistra di Gabriel. Il Lecce si rivede dopo la mezzora: al 32’cross di Falco, ben innescato da un passaggio di Majer, e colpo di testa scomposto di Lapadula, disturbato da Amrabat. Al 34’ la soluzione aerea, in inserimento, è di Shakhov ma la sfera termina sul fondo.
Al 37’ i gialloblu tornano a rendersi molto pericolosi: Gabriel di nuovo decisivo con una respinta ravvicinata su Lazovic, lanciato verso rete da una deliziosa intuizione di Tutino. Allo scadere della frazione il Lecce ha una buona opportunità con Mancosu che calcia alto su cross basso di Benzar.

Secondo tempo. I padroni di casa ripetono la buona partenza di inizio gara: cross di Dell’Orco al 47’, la sfera termina tra i piedi di Majer che controlla e calcia male di sinistro. Al 59’ un cambio per parte: Rispoli per Benzar e Verre per Tutino.
Pian piano il Verona torna padrone del campo. Liverani al 65’ si gioca la carta La Mantia richiamando in panchina Shakhov, mentre al 73′ Pessina entra al posto di Henderson. Il tecnico dei salentini vuole i tre punti, ma sono gli ospiti a trovare il gol che decide la partita al minuto 81. Marcatore l’ax Pessina, che conclude con un tiro in corsa una bella azione sviluppata dagli scaligeri sull’out sinistro con estrema facilità.
Sono cinque i minuti di recupero concessi dall’arbitro, ma i padroni di casa non riescono a raddrizzare le sorti della gara. Nelle prossime due settimane (il campionato si ferma per gli impegni della Nazionale) ci sarà molto da lavorare per Mister Liverani.

Il tabellino

LECCE (4-3-1-2): Gabriel; Benzar (59’ Rispoli), Lucioni, Rossettini, Dell’Orco (83’ Calderoni); Majer, Tachtsidis, Shakhov (65’ La Mantia); Mancosu (cap.); Falco, Lapadula. A disposizione: Vigorito, Bleve, Riccardi, Vera, Petriccione, Haye, Dubickas, Tabanelli, Gallo. Allenatore: Liverani

HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri, Rrahamani, Kumbulla (78’ Bocchetti), Gunter; Faraoni, Amrabat, Veloso (cap.), Lazovic; Zaccagni, Henderson (73’ Pessina); Tutino (59’ Verre). A disposizione: Berardi; Radunovic, Pazzini, Traore, Tupta, Danzi, Salcedo, Empereur, Adjapong. Allenatore: Juric
Marcatori: 81’ Pessina.

Ammoniti: 2’ Kumbulla; 22’ Rossettini, 65’ Gunter, 67’ Verre, 84’ Majer

Arbitro: Sacchi di Macerata; assistenti; Di Vuolo di Castellammare, Colarossi di Roma 2; quarto ufficiale: Prontera di Bologna; Var: Giua di Olbia, assistente: De Meo di Foggia

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